LAVORO
Indagine Ial-Cisl. Tra i giovani che lavorano, la maggioranza assoluta vive nel quotidiano due preoccupazioni: l'incertezza per la transitorietà del lavoro (53%) e la paura prospettica di non riuscire a maturare una pensione (51%). Il 46% lamenta una retribuzione inadeguata.
E il futuro ha un respiro corto nel vissuto occupazionale delle nuove generazioni: oggi solo l'11% può dirsi privo di timori sulla durata del proprio impiego; il 55% ritiene di poter perdere il lavoro, fin dai prossimi mesi. In pochi si sentono al sicuro fra cinque anni: 4 su 10 rispondono che si vedono "con un lavoro non stabile"; solo il 22% si immagina stabilizzato e ben retribuito.
La maggioranza è pronta a fare bagagli, anche per destinazioni lontane: solo un quinto dei giovani non è disposto a spostarsi per conseguire uno status occupazionale soddisfacente.