Tommaso Perrone

Analogamente a quanto sta avvenendo in Italia, anche il biologico negli Stati Uniti non conosce crisi e continua ad aumentare produzione, vendite e fatturato. Quello del 2011 è stato di oltre 3,53 miliardi di dollari.

Il dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) ha diffuso i dati del 2011 sui risultati ottenuti dal settore dell'alimentazione biologica: i profitti sono stati di oltre 3,53 miliardi di dollari (circa 2,7 miliardi di euro), lo 0,9 per cento del giro d'affari rappresentato dal settore agricolo in America, mentre i terreni coltivati senza l'utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici sono circa 1.477.000 ettari, lo 0,4 per cento degli oltre 371 milioni di ettari coperti da ranch e aziende agricole.
 
Secondo Barbara Haumann, rappresentante del settore biologico nello stato del Vermont, oggi "c'è molto più interesse da parte dei consumatori e la domanda lo dimostra. Abbiamo bisogno di più agricoltori biologici".
 
I dati dell'Usda riportati da Bloomberg non si fermano qui. A guidare la classifica degli stati che investono di più nel biologico, come spesso accade quando si parla di ambiente, è la California con oltre 94.500 ettari adibiti al bio, seguita dal Wisconsin e dallo stato di New York.

Questa notizia mitiga i dati sulla quantità di cibo ogm consumato in media ogni anno da un americano ? pari a circa 88 chilogrammi, secondo l'organizzazione Environmental working group ? ma non la giustifica, specie in assenza di studi sui rischi per la salute nel lungo periodo.

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