Darà un'occhiata all'aumento dei prezzi ma con le feste di Natale ormai alle porte. Il rischio, quindi, è che si limiterà a prendere atto degli eventuali ritocchi furbetti ai costi di carne, pesce ed altre merci senza avere il tempo materiale per intervenire. Nasce, insomma, con un grosso deficit l'Osservatorio civico dei prezzi. La creazione di questa sorta di comitato composto dal Comune e dalle associazioni a tutela dei consumatori muoverà ufficialmente i primi passi il 15 dicembre. Era atteso, invece, da mesi proprio perché occorreva che con largo anticipo prendesse contatto con la realtà cittadina dei prezzi in modo da poter eseguire una comparazione attendibile sotto il periodo delle feste. Ma l'Osservatorio (burocraticamente parlando) scatterà fra sei giorni perché soltanto allora prenderà servizio un coordinatore che ha superato il bando di selezione indetto dall'amministrazione municipale. L'incarico gli verrà affidato la settimana prossima. Quanto all'entrata in azione vera e propria, è inevitabile che slitterà ulteriormente di qualche giorno. Cioè, proprio sotto Natale. Sarà un Osservatorio che, di fatto, non potrà per il momento osservare granché. «Purtroppo la burocrazia ci ha giocato un brutto scherzo ? commenta l'assessore al Commercio Vittorio Macrì - ma contiamo di espandere l'attività dell'Osservatorio e di renderla duratura grazie ad assemblee, dibattiti, incontri e visite nelle scuole per diffondere il principio della corrette alimentazione dei ragazzi». Il nuovo organismo, dunque, anche se in extremis, inizierà la sua opera coadiuvato dai vigili urbani e dalle associazioni Federconsumatori, Adiconsum, Confcommercio e Confesercenti. Aspetto non secondario è che, di recente, un accordo a livello nazionale ha imposto il contenimento dei prezzi dei prodotti di secondo marchio. «Noi lanciamo un appello ai commercianti ? prosegue Macrì - per il blocco dei prezzi anche delle merci di primo marchio, quelle più reclamizzate: è evidente la perdita del potere d'acquisto di certe pensioni e salari». Intanto, è pronta un'ordinanza dell'assessorato che imporrà la chiusura a tutti gli esercizi commerciali per sabato 25 e domenica 26 dicembre. Andrea Scano
L'Unione Sarda (Nazionale), 9 dicembre 2004