BRUXELLES (Reuters) - I leader dell'Unione europea hanno fatto un bel passo avanti verso un unico organismo di sorveglianza bancaria per la zona euro, accordandosi sulla sua entrata in vigore il prossimo anno e aprendo alla possibilità che il fondo di salvataggio europeo possa iniettare capitali direttamente nelle banche in difficoltà.

Il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy ha detto che i 27 leader riuniti ieri a Bruxelles si sono accordati per adottare una cornice legislativa entro la fine di quest'anno per dare alla Banca centrale europea la responsabilità complessiva della supervisione bancaria.

"Una volta che questo è stato concordato, il meccanismo per una unica supervisione potrà probabilmente essere effettivamente operativo nel corso del 2013", ha detto nel corso di una conferenza stampa dopo circa 10 ore di trattativa.

Funzionari francesi e della Ue hanno detto che tutte e 6.000 le banche dell'area della moneta unica finiranno gradualmente sotto la sorveglianza della Bce entro il 2014, a partire da quelle che stanno ricevendo aiuti di Stato, seguite dalle istituzioni che hanno attività in più Paesi. La maggior parte dell'attività di vigilanza ordinaria verrebbe delegata agli organismi nazionali.

La creazione di una effettiva unione bancaria, di cui la vigilanza unica sarebbe il primo passo, è considerata dal Fmi e da economisti come una componente chiave per superare la crisi del debito sovrano che attanaglia l'area da tre anni.

Il presidente francese Francois Hollande ha detto che i leader non hanno parlato del possibile aiuto per la Spagna.

Per la cancelliera tedesca Angela Merkel serviranno oltre due mesi prima che questo meccanismo di supervisione possa essere pienamente operativo e che possa essere quindi considerata una diretta ricapitalizzazione delle banche.

La Germania è stata riluttante ad accettare che le sue casse di risparmio e banche cooperative, politicamente sensibili, finiscano sotto una sorveglianza fuori dal Paese. Respinge qualsiasi ipotesi di fondo di garanzia comune in base al quale i paesi più ricchi debbano pagare per le banche dei paesi più poveri.

Una fonte del governo francese ha detto che il meccanismo europeo di stabilità (Esm) potrebbe iniziare a ricapitalizzare le banche in difficoltà già nel primo trimestre del 2013, ma secondo una fonte tedesca "è molto improbabile" che accada così presto.

Merkel in precedenza aveva chiesto l'adozione di una autorità più forte per la Commissione europea che potesse avere potere di veto sui bilanci pubblici dei Paesi che infrangono le regole Ue.

"Non paiono necessari a questo punto nuovi meccanismi o supercommissari", ha detto in proposito il premier italiano Mario Monti al termine del Consiglio. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

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