A Hyderabad, in India, sono soprattutto i Paesi ricchi sotto pressione per concedere i finanziamenti necessari per mantenere le promesse in tema di diversità biologica.

A due anni dall'assunzione degli impegni in tema di salvaguardia delle biodiversità nel mondo, si concludono oggi due settimane di negoziati a Hyderabad, in India. L'obiettivo dell'undicesima conferenza sulla Convenzione sulla diversità biologica è sostanzialmente uno: trovare i capitali necessari per concretizzare le promesse.

Per questo, il pressing maggiore è esercitato sui Paesi ricchi, chiamati a concedere gli strumenti finanziari necessari per evitare il sovra-sfruttamento delle risorse, la deforestazione, l'inquinamento eccessivo e per lottare contro il cambiamento climatico. Tutti fattori - riferisce l'agenzia AFP - che stanno contribuendo a rendere il tasso di estinzione delle specie vegetali ed animali fino a mille volte più elevato rispetto al normale. Più di un terzo delle specie è infatti minacciato, ha ricordato l'Unione internazionale per la conservazione della natura. A Hyderabad, inoltre, si è ricordato l'impatto che il fenomeno ha sul genere umano: sia in termini di mezzi di sussistenza, sia di attività economiche.

Ad oggi, i finanziamenti stanziati per la salvaguardia della biodiversità sono pari a 10 miliardi di dollari: l'obiettivo è di raddoppiare la cifra di qui al 2015-2020.

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