Ieri sera in Cascina Cuccagna l'incontro per approfondire i temi della decrescita è stato un successo di partecipazione. Ma soprattutto un'occasione efficace per vedere a confronto diverse prospettive sullo stesso tema?

E chi se lo sarebbe immaginato che a un dibattito sulla Decrescita avremmo avuto il tutto esaurito... Invece così è andata ieri sera in Cascina Cuccagna per l'incontro programmato a partire dalle polemiche nate sul dossier di Valori (Decrescita forzata)del settembre scorso. E ci è dispiaciuto molto dover lasciare qualcuno fuori dalla sala.

Detto questo, la cronaca racconta di un incontro non solo partecipato ma assolutamente efficace, con tutti i relatori che si sono accalorati per esprimere i propri punti di vista sui più diversi argomenti: welfare, lavoro, diversi stili di consumo e di produzione, energie rinnovabili, meccanismi di mercato da spezzare, grandi opere ed economie locali.

Andrea di Stefano ha esposto non solo la linea del giornale ma anche lo spirito con cui è nato il dossier di settembre, uno spirito volutamente provocatorio nei toni e nei contenuti, manifestando la necessità di abbandonare ogni approccio ideologico e avanzando proposte per un politica fiscale che aiuti il cambiamento. Con fervore Paolo Cacciari ha rivendicato l'uso della parola "decrescita", invisa a qualcuno, proprio per colpire chi distorce a proprio vantaggio la parola "crescita" in senso contrario, evidenziando invece l'essenzialità di interrompere alla radice la catena d'interessi che impronta l'economia attuale. Ieri sera abbiamo ascoltato diverse anime che hanno voluto esprimere concetti simili con linguaggi differenti per poi incontrarsi sul terreno di una discussione aperta: la visione decrescista pura di Gianni Tamino ha messo in fila i numeri di uno sviluppo che potrebbe esserci e non c'è, di un consumo di risorse scriteriato, e ha potuto incontrarsi in qualche modo con la prospettiva sindacale e di esperto di economia e produzione industriale manifestata da Roberto Romano. Riccardo Milano ha portato in campo Banca Etica, ricordando che proprio l'80% dei soci della banca è sostenitore della teoria della Decrescita e per questo la banca rimarrà particolarmente attenta sul tema anche in futuro.

L'impegno di Valori resta quello di stimolare il dibattito in altre occasioni, invitando i propri lettori a inviare domande sulla decrescita o a scrivere commenti alle notizie pubblicate nella sezione dedicata sul sito e attraverso i profili dei social network Facebook e Twitter. Di certo la prossima volta organizzeremo l'appuntamento in uno spazio più ampio, perché l'interesse è sempre più vivo e le necessità imposte dalla crisi strutturale del sistema economico non potranno che alimentare nuove riflessioni di un maggior numero di persone.

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