L'Istituto Nazionale di Urbanistica, sezione Lombardia, segnala la grave situazione di stallo che rischia di prodursi in decine di Comuni lombardi a seguito della scadenza del 31 dicembre prossimo. La legge urbanistica regionale dispone che entro tale data i Comuni che non abbiano approvato un nuovo piano di governo del territorio vedranno decadere il vecchio piano regolatore sino ad allora in vigore.
Questo comporterebbe, per i Comuni che non faranno in tempo a rinnovare lo strumento urbanistico, l'impossibilità di rilasciare qualunque permesso o piano attuativo. Sarebbe un vero e proprio ingessamento delle operazioni di trasformazione urbana ed edilizia, che arriverebbe a comprendere persino le semplici ristrutturazioni.
Sono decine e decine i comuni che verosimilmente non faranno in tempo a far approvare dai Consigli i propri piani di governo del territorio. Tra questi ce ne sono di importanti come Pavia, Varese e Como, cinquanta nella sola provincia di Bergamo e una quindicina in quella di Milano.
L'Inu Lombardia propone alla Regione una misura di buon senso, che attenuerebbe il catastrofico effetto della scadenza non rispettata, senza ricorrere ad una ennesima e ingiustificata proroga. Si tratterebbe di esonerare dal blocco i Comuni che alla scadenza del 31 dicembre, pur non essendo riusciti a approvare il nuovo Pgt, lo abbiano adottato, in quanto le dovute misure di salvaguardia vieterebbero comunque scelte urbanistiche contrastanti con le disposizioni del Pgt in via di approvazione, consentendo tuttavia ai molti comuni interessati di continuare a governare il proprio territorio e a fare le scelte urbanistiche indispensabili per lo sviluppo.
Andrea Scarchilli,
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