Roma. La 4a Commissione dell'Assemblea generale dell'Onu, che si occupa di decolonizzazione e di questioni politiche speciali, ha approvato, il 12 ottobre, per consenso, una Risoluzione nella quale viene riaffermato, a proposito della questione del Sahara Occidentale, il diritto di tutti i popoli coloniali all'autodeterminazione e all'indipendenza. La Commissione inoltre riafferma il suo appoggio a negoziati in vista di « una soluzione politica giusta, durevole e mutualmente accettabile, che permetta l'autodterminazione del popolo del Sahara Occidentale ». La stessa Risoluzione loda gli sforzi di Christopher Ross, inviato speciale del Segretario generale dell'Onu, da tempo sotto attacco del Marocco.
La Risoluzione verrà sottoposta a dicembre all'Assemblea generale dell'Onu per la sua adozione definitiva.
La rappresentante di Cipro, intervenuta a nome dell'Unione Europea, ha spiegato le ragioni della posizione e ha riaffermato il sostegno dell'UE agli sforzi del Segretario generale e di Christofer Ross.
Il ministro degli Esteri della RASD (Repubblica Araba Sahrawi Democratica), Mohamed Ould Salek, ha espresso in una dichiarazione alla stampa la soddisfazione per la Risoluzione che conferma una volta di più il problema del Sahara Occidentale come questione di decolonizzazione, alla quale deve applicarsi necessariamente il principio di autoderminazione. Il ministro ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti durante i lavori della Commissione per sostenere le ragioni della decolonizzazione del popolo sahrawi, e ha ringraziato i governi per l'unanimità con la quale a Risoluzione è stata adottata.