Connie Hedegaard: «Perché non creare "Il mondo che ti piace. Con il clima che ti piace"?»
La commissaria europea all'azione per il clima, Connie Hedegaard (nella foto), ha avviato oggi una campagna di comunicazione in collaborazione con più di 70 organizzazioni di tutta Europa, comprese associazioni imprenditoriali, università, organizzazioni non governative e istituzioni pubbliche. Le partnership tra organizzazioni che perseguono gli stessi obiettivi sono un elemento centrale della campagna. L'intenzione è quella di attrarre ancora altri partner via via che la campagna prende piede.
La Commissione Ue spiega in una nota che «all'insegna del motto "Il mondo che ti piace. Con il clima che ti piace" la campagna intende focalizzare su soluzioni pratiche il dibattito sui cambiamenti climatici e dimostrare che l'azione per il clima può aumentare il benessere dei cittadini europei e portar loro vantaggi economici. In Europa è possibile trovare moltissimi esempi di soluzioni intelligenti e innovative ai problemi climatici che riducono l'inquinamento da CO2 e contemporaneamente migliorano la qualità di vita dei cittadini» e sottolinea che «Incentrata su un sito internet disponibile nelle 23 lingue dell'Ue, la campagna è concepita come una piattaforma per la partecipazione attraverso la quale i singoli cittadini, le imprese e i gruppi locali potranno caricare sulla piattaforma, promuovere e discutere le loro soluzioni a basse emissioni di carbonio, partecipando così a un concorso paneuropeo per trovare le soluzioni migliori e più originali. Alla cerimonia di apertura intitolata "Idee per il mondo che ti piace", i partner e i cittadini sono scesi in campo con la commissaria Hedegaard, il ministro britannico per l'energia e i cambiamenti climatici Ed Davey ed altri oratori e, insieme, hanno avviato il dibattito. Gli interventi sono trasmessi in diretta in streaming sulla pagina Facebook della campagna ed è possibile far pervenire contributi via Twitter».
Nel biennio 2012-2013 verranno organizzati altri eventi in diversi Stati membri, come Italia, Bulgaria, Polonia e Portogallo. La campagna proseguirà fino alla fine del 2013 e punta valorizzare soluzioni già esistenti, ed efficienti sotto il profilo dei costi, per il conseguimento dell'obiettivo dell'Ue di una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell'80-95% entro il 2050.
La commissione fa alcuni esempi di ottime pratiche: «A Stoccolma, ad esempio, la stazione centrale converte il calore corporeo dei pendolari e lo utilizza per riscaldare uffici situati nelle vicinanze, non solo riducendo le emissioni ma generando anche risparmi del 20-25% sulla bolletta energetica dell'immobile. In Danimarca, la scuola Gedved, a Horsens, riesce a risparmiare 30 000 euro all'anno sulla bolletta energetica grazie all'energia solare. Le risorse così risparmiate sono investite nell'istruzione. Si tratta di soluzioni vantaggiose per tutti, nelle quali il risparmio di denaro, va di pari passo con quello di tempo ed emissioni, e che sono state messe al centro della campagna di comunicazione varata dalla commissaria Hedegaard presso il municipio di Londra».
L'iniziativa fa parte della "road map verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050", presentata dalla Commissione nel marzo 2011, che stabilisce «percorsi per una riduzione considerevole ed efficiente sotto il profilo dei costi delle emissioni da parte dei principali settori economici. La tabella di marcia indica che lo sviluppo di un'economia a basse emissioni di carbonio richiederà maggiori investimenti in tecnologie pulite e infrastrutture, ad esempio in reti elettriche intelligenti, e ridurrà quindi drasticamente le spese per l'importazione di petrolio e gas. A medio termine, cioè entro il 2020, l'UE mira a ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, a migliorare l'efficienza energetica del 20% e ad aumentare la quota di energie rinnovabili nel suo mix energetico del 20%. Attualmente, le emissioni dell'UE sono inferiori ai livelli del 1990 di oltre il 17%».
La Hedegaard ha concluso: «La scelta sta a noi. Possiamo agire sulla base delle conoscenze che già sono a nostra disposizione in materia di cambiamenti climatici. Oppure possiamo restare a guardare senza muovere un dito, mentre le cose peggiorano. Entrambe le opzioni hanno un costo. Quindi perché non scegliere di creare il mondo che ci piace, con il clima che ci piace mentre siamo ancora in tempo? Con questa campagna vogliamo porre al centro del dibattito delle soluzioni concrete e scoprire cosa ci impedisce di metterle in opera».