Decreto crescita/1 - vigilanza a consob. verso borsa sri?

L'Italia prepara il crowdfunding per legge. Ossia un sistema di raccolta di denaro online che sia regolato e monitorato, e che amplifichi tutele e diritti di chi oggi semplicemente si affidava alla propria buona fede e alla voglia di "donare" risorse. « La vigilanza - si legge nel testo di presentazione del Decreto Crescita 2.0 - viene affidata alla Consob, che è delegata ad emanare la disciplina secondaria al fine di tutelare gli investitori diversi da quelli professionali». Come tutela, la disciplina «dovrà assicurare che una parte dell'offerta debba essere sottoscritta da investitori professionali o da altri investitori specializzati nel venture capital».

Si tratta di un passaggio da non sottovalutare. Questo aspetto del provvedimento presentato ieri sera dal ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera è un primo passo per regolare la voglia di partecipazione dal basso degli investitori non professionali, su cui, per esempio, potrebbero basarsi anche molteplici casi di imprese sociali e di finanza sri (socially responsible investing). E si tratta di un passaggio estremamente innovativo. Si pensi che anche gli Stati Uniti, patria del crowdfunding (anche per ragioni socio-culturali, si veda l'inchiesta di ETicaNews per Tabloid dello scorso marzo), sono arrivati a regolare per legge il crowdfunding appena qualche mese fa. È stato infatti in primavera che il presidente Barack Obama ha firmato il Jobs (Jumpstart our Business Startup Act, approvato dal congresso in gennaio), all'interno del quale viene regolamentato il mercato del crowdfunding, imponendogli un balzo in avanti in termini strutturali. Fino a oggi si trattava di una raccolta (in certi casi anche estremamente estesa, si pensi a siti come Kickstarter o al sito giornalistico Spot.Us) che in sostanza era possibile solo come donazione privata, quindi senza prevedere ritorni o garanzie. Con il Jobs, il singolo cittadino che dà soldi alla startup può diventare una sorta di investitore con diritti finanziari: in primo luogo, assumendo una piccolissima partecipazione nell'impresa.

Se la stessa struttura fosse adottata in Italia, appare l'apertura di una strada (quanto meno dal punto di vista concettuale) a piattaforme che assomigliano a una Borsa responsabile (intesa per il business sociale e a capitale diffuso). Quanto meno, si stimolerà l'attività di fondi di venture capital per le start up. Consob, prevedibilmente, avvierà una consultazione. Sarà un'ottima occasione per premere per un crowdfunding anche sociale.

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