Per i detenuti che scontano la pena fuori dal carcere e per quelli idonei alle misure alternative entrerà presto in funzione lo sportello Informa-azione: un ufficio al Palazzo di Giustizia a disposizione di tutti coloro che sono interessati a un problema che solo in Sardegna interessa quasi 1200 detenuti condannati o in espiazione di pena. Per saperne di più il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria ha promosso per domani alle 9 un convegno al Ghetto degli Ebrei in collaborazione con l'Ufficio esecuzione penale esterna, il Centro di servizio sociale per adulti e l'assessorato comunale ai servizi sociali. L'iniziativa è rivolta in modo particolare ai volontari che operano nel settore penitenziario ed agli operatori del territorio (Comune, Sert, Centri di salute mentale, Consultori familiari, Comunità terapeutiche, Cooperative sociali) in concomitanza con l'apertura dello «Sportello informativo» nel Palazzo di Giustizia (situato al primo piano). Lo sportello informativo risponde - è detto in una nota del Provveditorato - al crescente bisogno di notizie corrette e concrete sull'esecuzione penale esterna, cioè ai 665 condannati che espiano la pena in libertà ad ai futuri 487 casi in corso di esame e per cui si sta procedendo alle indagini per l'eventuale concessione delle misure alternative alla detenzione. «L'esigenza dello sportello nasce - ha spiegato la responsabile dell'Ufficio esecuzione penale esterna, Rossana Carta - per poter offrire una corretta informazione, per dare soluzioni che favoriscano il buon esito degli interventi predisposti dai servizi che vengono coinvolti. Lo sportello costituisce una reale integrazione del sistema informativo fra pubblico e privato ed è gestito da operatori professionali. Il servizio si rivolge a tutta la popolazione detenuta; ai condannati in esecuzione penale esterna; ai detenuti in permesso premio; agli internati in licenza; ai condannati liberi in attesa di decisioni del Tribunale di sorveglianza; ai familiari dei condannati; agli operatori dei servizi pubblici e privati; ad ogni cittadino interessato ai problemi della detenzione». Gli obiettivi che si propone sono: agevolare il reinserimento dei condannati, promuovere l'accesso alle risorse istituzionali non presenti nel territorio, creazione di una banca dati per le risorse disponibili socio-sanitarie pubbliche e del privato sociale, produrre materiale informativo sul servizio, coinvolgere le famiglie e le reti esterne al carcere per favorire il reinserimento sociale, fornire consulenza per la tutela giuridica e per l'accesso alle misure alternative, dare informazioni e orientamento per la ricerca di una attività lavorativa e per corsi professionali di livello. Il convegno, diviso in due parti, inizia alle 9 con il saluto del provveditore regionale alle carceri Francesco Massidda, quindi svolgerà la relazione sugli scopi e gli obiettivi dello sportello Rossana Carta responsabile dell'ufficio dell'esecuzione della pena esterna. Successivamente interverranno: Leonardo Bonsignore, presidente del Tribunale di sorveglianza con una relazione sulla risocializzazione dei condannati; Carlo Renoldi magistrato di sorveglianza e Giampaolo Cassitta direttore dell'area pedagogica del carcere di Alghero. Nel pomeriggio interverranno: Angelo Vargiu, assessore comunale ai servizi sociali; Enrico Garau dell'agenzia regionale per l'impiego; Roberto Doneddu , projet manager e Bruno Asuni, presidente del coordinamento volontariato giustizia onlus. L'Unione Sarda (Nazionale), 9 dicembre 2004

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