La crisi, le mosse del governo.

Aiuti alle start-up e Internet veloce. Passera: "Crescita sostenibile".

ROBERTO GIOVANNINI

Dovrebbe essere oggi il giorno giusto per il nuovo pacchetto di misure per lo sviluppo da tempo allo studio del ministro Corrado Passera. Il decreto sviluppo bis sarà uno dei provvedimenti all'esame di una riunione di Consiglio dei ministri che si annuncia decisamente molto densa, visto che all'ordine del giorno ci sono anche i tagli alle Regioni. Il titolare dello Sviluppo economico ieri in Parlamento si è mostrato molto fiducioso sull'efficacia del decreto, che - ha detto Passera - «rappresenta un ulteriore e significativo passo in avanti nell'agenda del governo per la crescita sostenibile». E «punta in modo ambizioso a fare del nostro paese un luogo in cui l'innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese».

Il testo, arrivato all'ennesima revisione, si è ridotto a 37 articoli che riguardano molte materie. Si va dal pacchetto che riguarda la cosiddetta «agenda digitale», che contiene il futuro «documento digitale unificato» (carta d'identità e codice fiscale in un'unica tessera), risorse per diffondere i collegamenti Internet veloci e il fascicolo sanitario e le ricette mediche elettronico, a misure per rendere più veloce il processo civile e fallimentare. Dai pagamenti elettronici al credito di imposta per le infrastrutture. Dalle agevolazioni per le imprese start-up alla proroga della concessione a fine 2013 del termine della gara per la concessione integrata del progetto Sulcis.

Del pacchetto «digitale» fa parte l'obbligo dal primo gennaio 2014 per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici: si tratta di un rinvio fortemente voluto da queste categorie, che temono l'effetto anti-evasione fiscale di questa misura. Nasce il documento digitale unificato, e sarà possibile per i cittadini indicare un indirizzo di posta elettronica certificata per comunicare con la pubblica amministrazione. Dall'anno accademico 2013-14 arriva il fascicolo elettronico dello studente, che conterrà tutti i documenti della sua carriera accademica. Dal 2014-15 i libri di testo scolastici saranno scaricabili direttamente dal web, come alternativa ai cartacei.

Anche la storia medica degli italiani sarà raccolta in un unico fascicolo elettronico, e diventerà digitale anche la classica cartella clinica ospedaliera. Addio al foglietto rosso su cui si «segnano» i medicinali: tutte le ricette e le prescrizioni mediche saranno solo elettroniche, e valide a livello nazionale. E per azzerare il «digital divide» arriva il sistema informativo nazionale delle infrastrutture del sottosuolo per favorire lo sviluppo delle nuove reti. Cambieranno anche le regole sulle «servitù», per favorire la diffusione delle nuove infrastrutture. Il che renderà più difficile opporsi all'accesso degli operatori (e delle antenne...) nei palazzi e nei condomini. Già si annunciano proteste.

Per chi investe in aziende «start up» ci sarà una detrazione Irpef fino al 2015 pari al 19% della somma investita. In caso di assegnazione agli amministratori o ai dipendenti di azioni o quote il reddito derivante non farà parte dell'imponibile. Per gli investimenti in infrastrutture invece c'è un credito d'imposta, con un limite massimo pari al 50% del costo dell'opera. Addio al rinnovo tacito della polizza Rc Auto, e presso il nuovo ente di controllo delle assicurazioni nascerà una centrale antifrode.

È diventato invece un semplice disegno di legge un testo sulle semplificazioni: vedremo che fine farà in Parlamento. Molte le novità previste nei 41 articoli: il cambio di residenza e la contestuale dichiarazione per la tassa sui rifiuti diventeranno un solo documento, e per le autorizzazioni edilizie arriva il silenzio-assenso invece dell'attuale silenzio-diniego. Un'idea che farà discutere. Così come le procedure «semplificate» sulla sicurezza e salute per i lavoratori presenti stagionali (massimo 50 giorni). Oppure - viste le accuse formulate al governo Monti e proprio all'ex banchiere Passera - l'abrogazione di una norma che vieta ai manager delle banche di fare affari con la propria azienda. Oppure - vedi il caso Ilva - le misure per «accelerare» i procedimenti per le autorizzazioni ambientali Via, Vas e Aia.

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