PIL: -3.8% nel 2013.
Nulla di nuovo sul fronte sud-orientale: pessime notizie per la Grecia.
Dopo il -7% (in attesa di conferma definitiva) del 2012, anche il 2013 si profila come un altro anno di contrazione, di crescita negativa, di tragedia economica. Chiamiamola come ci pare, ma la Grecia non accenna a uscire dalla profondissima crisi nella quale è piombata. Lo conferma la bozza di bilancio che è da oggi all'esame del governo e delparlamento greci.
La contrazione del PIL greco, secondo le previsioni elaborate, si attesterà intorno al 3,8% su base annua. Smentiti gli annunci più ottimistici di inizio anno, sui quali la troika composta da FMI, BCE e Unione Europea si era basata per fare pressign su Samaras, capo del governo greco.
La previsione di bilancio per il 2013 comprende un taglio della spesa pubblica pari a 13,5 miliardi di euro - condizione ultimativa per la concessione della seconda rata di prestiti alla Grecia, il cui salvataggio avrà, in questa seconda fase, il costo di circa 173 miliardi di euro.