È balsamico ArtLab, un'esperienza che concentra in pochi giorni dati, informazioni, proposte, idee, e serve un intero anno per elaborarle e darsi poi appuntamento al prossimo settembre. Si conclude con un arrivederci, ancora a Lecce, per la prossima edizione. Una settimana in cui si è fatto il punto sul sistema cultura e dove spesso è tornato il tema del cambiamento, del coinvolgimento attivo dei territori e delle persone, della cooperazione tra pubblico, imprese e società civile per lo sviluppo locale perché il cambiamento in corso, che coinvolge l'intera società, è di fatto un cambiamento culturale. E allora occorre ripensare vecchie pratiche e modelli e farne emergere di nuovi, a partire dalle esperienze più avanzate; occorre trovare diversi modi di reperire le risorse. Occorre sollecitare la partecipazione delle comunità locali e ridare evidenza al valore comune della cultura, anche nell'intero sistema produttivo del Paese. E per far ciò occorre il dialogo sul management culturale affinché operatori culturali, istituzioni, imprese e cittadini si ritrovino intorno al bene comune della cultura per rilanciare lo sviluppo dei territori.
Temi portanti riassunti nella plenaria di chiusura dove è emersa la necessità di processi collettivi, soprattutto in vista delle richieste e aspettative di contenuti culturali che arrivano da parte dei paesi esteri in via di sviluppo, come evidenziato dal prof. Sacco. L'intervento del Sindaco Paolo Perrone ha riportato il tema della comunità affermando che per questa città la Cultura è sviluppo, perché significa crescita della comunità, il vero problema per gli enti locali è la difficoltà a formare competenze idonee, inoltre esiste un patrimonio architettonico che ha bisogno di essere riempito di patrimonio culturale. In chiusura l'assessore regionale Silvia Godelli ha evidenziato il bisogno di costruire un sistema ordinato e ben organizzato di servizi dal basso che permetta di essere partecipato e che permetta ai talenti di emergere, costruire coalizioni territoriali tra i diversi attori.
Questi i punti salienti di 8 giorni di dibattiti, conferenze, formazione, racconti di progetti da tutta Italia che ha coinvolto più di 500 tra operatori, decisori, imprenditori, oltre al pubblico dei concerti, degli spettacoli, dei laboratori di ArtLab Off, l'arte e cultura "live" di ArtLab.
Questi i numeri, che indicano la portata di un evento come ArtLab ma che non raccontano la percezione di valore che si ha nell'immergersi tra magliette blu, manifesti e pass appesi al collo, trolley che arrivano e ripartono, colazioni, aperitivi, cene tra una chiacchiera ed un analisi profonda su quanto determinerà il nostro futuro e quanto potremmo essere in grado di determinarlo. Una percezione che sa di ottimismo, rafforzata dalla massiccia presenza di giovani, dai volontari, a quanti hanno partecipato a tutte le attività non lasciandosi scappare l'opportunità di consulenze, lezioni o semplicemente di essere ascoltati.
ArtLab traduce in azioni concrete quanto emerge dai dialoghi, soprattutto per fare il punto su possibili percorsi e strategie per il futuro e per riportare arte e cultura al centro delle azioni politiche per lo sviluppo del Paese.
Ed è proprio in questa direzione che si dirige il neonato comitato "Cultura e Sviluppo" fondato da 10 realtà imprenditoriali che si è costituito in occasione di ArtLab12.
Il gruppo "Cultura e sviluppo" si propone di rilanciare il valore della cultura all'interno dei processi di valorizzazione e di sviluppo dei territori e di impegnarsi perché questo ruolo venga riconosciuto.
In plenaria, Maurizio Guagnano, presidente di Cultura e Sviluppo, ha dichiarato che il comitato che è stato costituito mette insieme aziende che non finanziano nulla a breve ma devono capire come partecipare per rilanciare un patto politico per il territorio.
Si tratta di più di 10 aziende e imprenditori- allo stato attuale quasi tutte del territorio Salentino, ma si mira ad ampliare a livello nazionale (Pixel Fabrica, Luciano Barbetta, Banca Popolare Pugliese, Amici dell'Ulivo secolare del Salento, Leone de Castris, Stefania Mandurino, Pimar, Andrea Montinari, R.I. Spa, Taurorosso, Fondazione Fitzcarraldo e Liberrima) - che nella cultura hanno trovato una risorsa per il loro fare impresa, per il territorio in cui operano e a cui vogliono ridare valore attraverso un impegno concreto. Un'alleanza tra soggetti sociali per rilanciare un patto politico per il territorio che non si limita al mecenatismo, ma che vuole darsi e dare un orientamento strategico di sviluppo in cui la cultura sia catalizzatore.
Le realtà che hanno sottoscritto questo impegno sono diverse, ma accomunate dalla medesima convinzione: che la Cultura è fondamentale.
COMUNICAZIONE STAMPA
Laura Cherchi
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