Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha inviato il 16 agosto una lettera ufficiale per ringraziare degli onori tributati alla cittadina USA e auspicare una futura collaborazione con il Museo del Genocidio.
Il 23 maggio il Museo del Genocidio di Yerevan ha consegnato una Medaglia d'Oro alla memoria di Clara Barton, l'infermiera statunitense che soccorse gli armeni dopo le stragi del 1896 nell'Impero Ottomano.
"L'angelo dei campi di battaglia", com'era chiamata la benefattrice, ha scritto anche un libro sulla sua spedizione nei territori armeni sotto l'egida della Croce rossa, la cui edizione è stata presentata a Yerevan nella stessa occasione, alla presenza dell'Ambasciatore americano in Armenia John Heffern.
Clara Barton era stata la prima donna statunitense a dirigere un ente significativo: aveva fondato la sezione americana della Croce rossa internazionale. Oltre che nella guerra civile che dilaniò gli Stati Uniti tra il 1861 e il 1865, servì come volontaria anche all'estero. In particolare si guadagnò la gratitudine degli armeni, colpiti da carestia e tifo dopo le stragi cosiddette "hamidiane" dal nome dell'allora imperatore turco. La sua missione incontrò numerosi ostacoli perché gli Stati Uniti furono spesso tentati dal fermare le operazioni di soccorso a causa dell'opposizione dei funzionari della Sublime Porta.
La gratitudine degli armeni viene manifestata con la tumulazione delle sue ceneri nel Muro della Memoria della Collina delle Rondini, dove sono ricordati i Giusti per questo popolo perseguitato. E' la prima volta che viene così ricordata una soccorritrice nei massacri che colpirono questo popolo nelle epoche precedenti al Metz Yeghern o "Grande Male", il genocidio armeno propriamente detto (1915).