"Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono più preoccupanti in Africa perché colpiscono paesi poveri e quindi più deboli" - commenta Gianfranco Bologna, Direttore scientifico del WWF Italia - "Dobbiamo inoltre considerare che l'Africa subisce l'innalzamento della temperatura del pianeta senza averlo provocato. E' quindi a buon diritto che chiede ai paesi industrializzati di porre rimedio, fornendo strumenti di difesa contro i cambiamenti climatici". Uno degli impatti più devastanti cui si assisterà in Africa orientale riguarda il cambiamento di frequenza e intensità delle precipitazioni con conseguenze sulla disponibilità di acqua e sulla produzione agricola. Un quadro che lascia presagire ulteriore penuria di cibo e possibili conflitti legati proprio alla disponibilità delle risorse.
Temperature più elevate possono anche significare il diffondersi di malattie come la malaria, specialmente in Africa orientale. Non bisogna inoltre trascurare l'eventualità del verificarsi di fenomeni meteorologici estremi o l'innalzamento del livello del mare che, ancora una volta, andrebbe a colpire le attività economiche della regione come l'agricoltura, il turismo e la pesca. "Superare la soglia dei 2° C di aumento rispetto alle temperature medie dell'era preindustriale, potrebbe significare oltrepassare una "soglia critica" oltre la quale il sistema climatico sarebbe fuori controllo" avverte Mariagrazia Midulla, responsabile Campagne internazionali del WWF Italia. "Possiamo ancora evitare i cambiamenti climatici dalle conseguenze più pericolose, ma le possibilità stanno rapidamente esaurendosi. Con una vera leadership politica e un'azione congiunta tra tutti i paesi del mondo, entro 10-15 anni si potrebbe avviare una reale riduzione delle emissioni globali".
Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore nel febbraio del 2005 nonostante non vi abbiano aderito i maggiori inquinatori del Pianeta, gli Stati Uniti (presenti comunque a Nairobi). Il trattato fissa degli obiettivi, legalmente vincolanti, per i paesi industrializzati di riduzione delle emissioni di Co2 e di altri gas ad effetto serra.