Economia

Il sindaco di Asnières-sur-Seine ha dichiarato di non voler corrispondere alla banca tassi superiori rispetto a quelli pattuiti inizialmente.

La questione dei prestiti tossici concessi dall'istituto di credito Dexia agli enti locali francesi continua a far discutere. L'ultima notizia, in ordine di tempo, è quella che riguarda Asnières-sur-Seine, città francese di 80 mila abitanti situata nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine, nella regione dell'Île-de-France. Il comune ha infatti fatto sapere ieri di non voler corrispondere una quota di tassi di interesse relativa ad una linea di credito.

In un comunicato il sindaco Sebastien Pietrasanta ha precisato che la cifra in questione è pari a 380 mila euro. Il primo cittadino vuole infatti pagare interessi pari al 4,5%, ovvero in linea con il tasso che era stato fissato inizialmente (nel marzo del 2008). E non quelli reclamati dalla banca, pari all?8,34%.

La crescita del tasso è dipesa dal fatto che tale dato era legato all'andamento del dollaro rispetto allo yen. Per questo gli amministratori di Asnières-sur-Seine hanno definito il prestito "tossico", e hanno deciso di avviare una battaglia contro un istituto che detiene ad oggi l?83,6% del debito della municipalità, ovvero circa 170 milioni di euro.

Da parte sua la banca - riferisce l'agenzia France-Presse - ha preferito non commentare la notizia.

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