Le ruberie di una politica che non conosce più limiti sono manna per l'antipolitica. Occorre che intervenga la politica sana, fiera nemica di questo modo malato di servire la comunità. Ecco l'appello del costituzionalista Francesco Clementi, sottoscritto da molti soci e membri della community de Linkiesta.
Egregio Presidente del Consiglio,
la lettura quotidiana dei fatti della politica mostra sempre di più i segni di una democrazia malata, sfregiata e deturpata dall'inerzia e dalla resistenza della politica a voler cambiar se stessa.
L'antipolitica così si nutre, ormai in troppi casi, di quella cattiva politica che vive di sprechi, ruberie, abusi. Invece, ben diversamente, sarebbe proprio la politica che si dovrebbe mostrare come la più attrezzata e fiera antagonista di questo modo di rappresentare la comunità. Perché è solo la politica sana, quella che vive con spirito civico il suo impegno di fronte alla complessità del nostro stare insieme, che può generare gli anticorpi sociali, le garanzie giuridiche e gli efficaci controlli capaci di governare nella trasparenza e nella responsabilità i necessari costi, anche economici, che il vivere democratico naturalmente comporta.
Eppure, fino ad oggi, ogni tentativo sembra fallire. Mentre, invece, continua lo stillicidio quotidiano della politica contro la politica.
Fino a quando potremo permettercelo?
Prima che la mancanza di fiducia corroda le nostre istituzioni, oltre che la nostra fiducia nella politica e nei suoi interpreti, rendendoci ciechi di fronte alle necessarie distinzioni, è tempo che il Governo trovi la forza di affrontare direttamente, anche con strumenti d'urgenza, questo tema, facendosi carico di quello che non è stato fatto, fino ad oggi, dalla politica.
Firmato:
Francesco Clementi, Pietro Fioruzzi, Marcello Giustiniani, Alfredo Scotti, Andrea Tavecchio, Guido Roberto Vitale
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