Presentazione a Palermo del primo progetto nazionale "Comunità giovanile l'acchiappasogni" che coinvolge 250 giovani. Venerdì 28 settembre alle ore 9.00 in via Fileti, 19 l'incontro con l'Agenzia Nazionale Giovani.
PALERMO - Proprio dal capoluogo siciliano è partito, infatti, il primo progetto nazionale "Comunità giovanile l'acchiappasogni" finalizzato a creare la prima comunità aperta a tutto il territorio.
Coinvolti 250 giovani seguiti da dieci associazioni in collaborazione con il comune di Palermo che, ha messo loro a disposizione uno spazio da gestire.
I ragazzi diventano così protagonisti del territorio attraverso la nascita graduale di una comunità giovanile che, nel tempo, si darà una sua identità specifica. Questa è l'idea che sta alla base del progetto "Comunità giovanile l'acchiappasogni": attivare un processo per costituire in via sperimentale una comunità giovanile che metta insieme giovani di estrazione sociale e culturale differente in grado di confrontarsi e interagire positivamente per e nel territorio.
I giovani e gli operatori presenteranno ufficialmente il progetto al direttore generale dell''Agenzia Nazionale Giovani Paolo Di Caro, il 28 settembre alle ore 9.00, nella sede di via Fileti 19, una traversa di via Ammiraglio Rizzo.
L'incontro è aperto alle associazioni, alle cooperative, ai gruppi giovanili informali, alle istituzioni.
Si tratta di una giornata formativa sulle opportunità del Programma Europeo Gioventù in Azione. All'incontro, tra gli altri, prenderanno parte Carmelo Greco, coordinatore del progetto, Gilda Arcuri, Cettina Adonica, Giuseppe Mattina.
Il progetto si inserisce nell'ambito del Piano Locale Giovani di Palermo, realizzato nell'ambito dei Piani Locali Giovani Città Metropolitane promossi e sostenuti dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l'Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani e approvato dalla Città di Palermo.
Le associazioni partecipanti sono dieci: Argonauti soc coop sociale ente capofila, I Sicaliani soc coop sociale, ass di promozione sociale Modavi Palermo, ass. Faremondi Onlus, ass. Apriti Cuore Onlus, ass. "I Ragazzi del Centro Tau onlus", Circolo Arciragazzi Palermo, ass. Maria Sanfilippo, ass Santa Chiara, ass. Inventare Insieme Onlus.
I giovani, di età compresa da 18 a 35 anni, seguiti in tutte le fasi della costituzione della comunita` da dieci facilitatori, sono responsabilizzati fin dall'inizio, gestendo direttamente circa il 20% del budget disposizione e hanno la possibilità di consultare un altro 30 % di budget.
Il progetto, iniziato ad essere operativo nei mesi estivi con l'attivazione dei primi cinque gruppi di interesse, si concluderà nel dicembre prossimo. Per il momento sono già partiti i primi gruppi di interesse su teatro, grafica creativa, espressione musicale, geologia e ambiente, calcio e lingua spagnola.
"Si tratta di un progetto che mira a creare sinergie e sintesi organizzative e di aggregazione tra i giovani molto ampie - dice Carmelo Greco, coordinatore del progetto e presidente dell'associazione Faremondi -. Per i giovani è una sfida importante che li motiva e li responsabilizza nello stesso tempo nel territorio sia nel rapporto con i loro coetanei che con tutta la società. In questo modo auspichiamo di potere dare loro la possibilità di costruire e definire una parte del loro futuro".
"Avremo la prima comunità giovanile in Italia, parzialmente gestita anche dal punto di vista finanziario dai giovani - aggiunge -. Sarà lo spazio di tutti giovani dell'area metropolitana di Palermo, dove idee e sogni in concreto prenderanno forma. L'Agenzia Nazionale Giovani(ANG) considera il progetto una buona prassi per intero territorio nazionale e non solo. Fondamentale è il supporto che il settore politiche giovanile del Comune di Palermo sta fornendo al progetto per elaborare e sperimentare l'intero processo".
"Fino a questo momento siamo l'unica città italiana che ha fatto partire il progetto - dice Rosanna Randazzo presidente della cooperativa Argonauti, capofila del progetto -. Nel complesso pensiamo che possano venire coinvolti circa 250 giovani di tutta la città. L'originalità del progetto consiste proprio nell'autonomia di gestione del budget economico che viene riconosciuta ai giovani. L'obiettivo alla fine del percorso sarà quello di creare una comunità giovanile, numericamente più ridotta, alla quale si daranno gli strumenti formativi ed operativi per andare avanti nella creazione di una realtà sociale che meglio la rappresenterà".
Il progetto prevede, infatti, che i giovani vengano seguiti da 10 facilitatori culturali, uno per ogni associazione partecipante e da sei esperti distinti nelle aree dei processi partecipativi, web, focus, statuti, legale, amministrazione, acquisti.
In particolare, si distinguono due macro aree di lavoro: la sperimentazione del processo per la realizzazione degli strumenti di partecipazione giovanile e cittadinanza attiva e la sperimentazione di una comunita` "facilitante" intesa come luogo di promozione di benessere e di salute.
Con la formazione dei primi cinque gruppi di interesse, avvenuta i questi mesi, si è già dato corso alla prima fase di aggregazione e conoscenza tra i giovani a cui seguirà dopo quella della promozione all'esterno delle attività che realizzeranno.
Per la nascita, successivamente della comunità giovanile, i ragazzi saranno aiutati dal personale esperto nella redazione dello statuto e dell'atto costitutivo della comunità.
Il progetto inoltre prevede il monitoraggio e la valutazione del processo di partecipazione dei giovani in tutte le loro fasi con una raccolta dei dati sia qualitativa che quantitativa.
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