di Francesca Paini e Giulio Sensi
Lo stato sociale nel mare della crisi. Esperienze e idee per un nuovo welfare equo e partecipato.
Come salvarci dal "welfare west"? La cura è il "welfare di relazione", di cui sono protagonisti Insieme comuni, aziende, terzo settore, cittadini
"Non ce lo possiamo più permettere", è il mantra che ripetono da anni gli addetti ai lavori: lo Stato sociale è da smantellare, perché mancano i soldi. Nessuno però ci spiega con chiarezza quanto costa davvero, come funziona e quali tagli sta subendo il welfare. Questo libro avvicina con semplicità il lettore al sistema di welfare italiano -in primis locale- e scopre che "tra il dire e il welfare" esistono buone prassi che vedono insieme protagonisti enti pubblici, aziende, mondo no profit e i cittadini stessi. Storie inedite di welfare responsabile e quotidiano -dal ristorante sociale al mutuo soccorso, dal microcredito alle cooperative antimafia-.
Un welfare solidale, che non guarda alla singola prestazione ma al benessere di tutta la società. Scrive nel suo intervento don Giacomo Panizza, anima di Progetto Sud: "Questa è la bellezza di essere cittadini e cittadine, di rinnovarsi come persone che vivono a testa alta, di dare un nuovo senso e una nuova organizzazione alla vita". Con un'intervista al sociologo Cristiano Gori.
Francesca Paini è consigliere regionale di Federsolidarietà Lombardia. Da anni si occupa di cooperazione e di welfare. È presidente della cooperativa Altra Economia e autrice, con Carlo Borzaga, del libro "Buon lavoro".
Giulio Sensi è direttore della rivista Volontariato Oggi. Cura la comunicazione della Fondazione Volontariato e Partecipazione e scrive per Altreconomia. Ha collaborato con organizzazioni non governative, riviste e realtà del non profit.
144 pagine - 12,5 euro
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