di Mila Orlando

In Italia c'è aria viziata. Non parliamo di questioni politiche ma di una vera e propria questione ambientale. Il Belpaese è ultimo in Europa per l'inquinamento dell'aria e per la presenza di nickel e benzene.

Troppo inquinamento e troppe polveri sottili fuori controllo, che nuociono a chi le respira. Sono soprattutto gli abitanti della grandi città, quelle che non riescono ad abbassare il loro livello di inquinamento e sforano i parametri dettati dall'Unione Europea.

Ed è stata proprio l?Unione ad assegnare all'Italia la maglia nera: ozono, monossido di carbonio, biossido di azoto e particolato inquinano l'aria che respiriamo. Come in Italia anche in Europa si supera spesso la soglia consentita delle polveri sottili. A rivelarlo è il rapporto stilato dall'Agenzia per l'Ambiente e diffuso oggi.

Il Rapporto ha preso in analisi il periodo 2001-2010 e segnala come l'Italia abbia superato spesso il valore limite annuale per le Pm10 (in vigore dal 2005). Il Particolato è l'inquinante più pericoloso e di maggiore impatto nelle grandi città, mettendo a rischio la salute dei cittadini.

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