Il presidente del Consiglio all'assemblea dell'Internazionale democristiana di centro in corso a Roma: ''Il Consiglio Ue affronti l'integrazione politica e non pensi solo all'economia".
"Credo che ci sia il rischio di una democrazia senza demos e senza kratos, che perda il connotato del popolo e del potere di governare la realtà, quindi il massimo dell'impotenza".
E' l'allarme lanciato dal presidente del Consiglio Mario Monti all'assemblea dell'Internazionale democristiana di centro in corso a Roma. La globalizzazione, insiste Monti, "implica la necessità di una governance", con "una condivisione delle sovranità nazionali", altrimenti "il kratos viene dato esclusivamente ai mercati ed esce dalla volontà politica degli uomini".
Il passaggio successivo, ha proseguito il premier, è quello di capire "come avere un kratos a livello internazionale e mantenere un demos: questo è il problema della base della legittimazione democratica", a cominciare da strutture sovranazionali come l'Unione europea.
Di qui la necessità di rafforzare le "strutture istituzionali" come il Parlamento europeo, che vanno però alimentate da una "linfa vitale" rappresentata dai "partiti politici".
Questioni, ha ricordato Monti, che, come ha proposto al presidente del Consiglio europeo, dovrebbeo essere affrontate "in modo informale" in una riunione dei capi di Stato e di governo dell'Ue, che è bene che "non si occupino solo di modalità tecniche di salvataggio dei Paesi, di meccanismi finanziari", perché la loro "missione principale" è "capire la politica, la psicologia, e come gestire il fenomeno dell'integrazione perché non ci sia un rigetto".