Povertà
La crisi ha fatto scendere del 3% il totale dei finanziamenti, il che allontana ancora di più gli Obiettivi del Millennio...
Gli aiuti pubblici allo sviluppo sono in calo, a causa del rallentamento economico globale. E ciò rende ancora più difficile il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite per ridurre la povertà. A spiegarlo è un rapporto pubblicato ieri dall'Onu, secondo il quale - dopo il record segnato nel 2010 - il totale dei finanziamenti destinati ai Paesi meno abbienti della Terra è sceso di circa il 3% nel 2011, a 133,5 miliardi di dollari.
Soprattutto, a preoccupare è il fatto che lo scarto tra quello che è stato versato, e quello che sarebbe necessario per centrare gli Obiettivi del Millennio è pari a ben 166,8 miliardi. A questo ritmo, i traguardi che erano già stati fissati per il 2000, non potranno essere raggiunti prima del 2015, e solamente in un numero limitato di nazioni.
Per questo i membri del Gruppo di riflessione sui ritardi per gli Obiettivi ha lanciato un nuovo appello ai Paesi donatori. Stati poveri e ricchi, hanno spiegato, in un'economia globalizzata dipendono gli uni dagli altri, anche se qualcuno non se ne rende conto. Una forte diminuzione del numero di indigenti nel mondo aprirebbe nuovi mercati alle economie sviluppate, e diminuirebbe i flussi migratori.