Acqua

Sappiamo tutti che la questione idrica è molto più ampia rispetto a quanto rappresentato nei quesiti referendari di oltre un anno fa. E l'emergenza siccità che stiamo ancora vivendo in Toscana ne è una dimostrazione. Ma il referendum con l'adesione in massa dei cittadini italiani e con l'esito inequivocabile che ha avuto, ha rappresentato un primo passo fondamentale per portare il tema acqua, con tutte le criticità del ciclo idrico naturale e artificiale (comprese quelle gestionali), tra le priorità almeno della cosiddetta società civile.

Se riconosciamo come obiettivo comune quello dell'uso sostenibile della risorsa idrica che si ottiene con la partecipazione di tutti gli attori in campo, istituzionali, mondo produttivo, associazioni, comitati e singoli cittadini, il rispetto dell'esito referendario rappresenta una precondizione per far sedere tutti ad un tavolo e incominciare a lavorare per raggiungere l'obiettivo. Purtroppo siamo lontani da questo scenario improntato alla collaborazione, per responsabilità soprattutto istituzionali e per questo il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua invita i cittadini a scendere nuovamente in piazza.

L'appuntamento è fissato per domani ad Arezzo, dove si svolgerà una manifestazione per il rispetto dell'esito referendario. «A più di un anno, non solo ad Arezzo, ma in tutta Italia i comitati territoriali del movimento per l'acqua si sono dovuti battere contro i colpi di mano compiuti contro la volontà popolare- hanno dichiarato dal Forum- Hanno dovuto e devono fronteggiare l'arroganza di chi vuole speculare sull'acqua e sui diritti di tutti noi.

Per questo la campagna che abbiamo lanciato in tutta Italia, un anno fa, è per ricalcolare la bolletta sottraendo al quota di profitti. Per questo, in tutto il territorio nazionale, migliaia di persone hanno portato reclami alle loro rispettive aziende e autoridotto i pagamenti, sapendo di star solo facendo valere i propri diritti. Per questo l'abbiamo chiamata "Obbedienza civile"».

Arezzo è stata la prima città in cui la campagna è partita l'anno scorso, ed è proprio qui che il comitato referendario ha convocato una manifestazione sostenuta e appoggiata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua, per ribadire «che l'acqua è pubblica e la sua gestione deve essere ripubblicizzata. Perché i cittadini e le cittadine sanno che dovranno lottare per scrivere nuovi diritti e nuove forme di gestione, dell'acqua e di tutti i beni comuni».

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