Una ricerca di Eurostat compara i prezzi al consumo nei vari Paesi.
Alessio Schiesari
A leggere i prezzi, verrebbe voglia di portare il cane ad Amsterdam. Nella capitale olandese infatti un chilo di manzo dal macellaio costa meno (3,67 euro) che l'equivalente in Italia di cibo per cani (3,93 euro). È quanto emerge dalla ricerca sui prezzi al consumo elaborata da Eurostat e dal Nsis, l'associazione degli istituti di ricerca nazionali. Il meccanismo è semplice: si prendono i prezzi di un paniere di beni, perlopiù alimentari, nei vari Paesi europei e si incrociano i dati. Così viene fuori che con 20 euro a Bratislava si può prendere l'autobus 43 volte, in Olanda solo 8. O che un'entrata al cinema a Dublino costa due volte e mezzo in più che a Varsavia, e pazienza se non tutti amano Kieslowski e il cinema polacco.
A scorrere i dati si conferma una realtà che le massaie italiane conoscono benissimo: fare la spesa in Italia è carissimo. Un litro di latte fresco costa 1,39 euro, quasi il doppio che in Lituania (0,73 euro), ma anche 50 centesimi in più che oltre il confine austriaco. Per il pane non va meglio, 2,68 euro al chilo, un euro in più che in Irlanda e oltre quattro volte quello che costa in Bulgaria (0,60 euro). Ma il vero e proprio salasso arriva per la carne: l'Italia è il Paese più caro in Europa sia per il manzo che per il pollo, e nemmeno le scaloppine di maiale sono tanto a buon mercato se nella poco invidiabile classifica del banco di macelleria più caro, ci superano solo Lussemburgo, Austria e Olanda. Per fortuna c'è la dieta mediterranea a venire in soccorso al portafoglio degli italiani, con la pasta tra le più economiche d'Europa (dietro solo a Repubblica Ceca e Slovacchia), e sicuramente la più buona. Anche un litro di succo d'arance in Italia (0,73 euro) e Spagna (0,76 euro) costa un terzo che in Inghilterra (2,22 euro).
Se si prendono in considerazione gli alcolici, l'Italia torna tra gli Stati più cari, in compagnia di quei Paesi (Regno Unito, Irlanda e Islanda) dove le tasse governative sull'alcol sono altissime per scoraggiarne il consumo. Il vino italiano sarà il più buono, ma è certamente anche tra i più cari: una bottiglia di rosso costa mediamente 4,11 euro, poco meno che in Polonia e in Austria. In fondo alla classifica troviamo l'Ungheria dove una bottiglia costa appena 0,60 euro, ma a questo prezzo sorge il dubbio che sia poco adatto a una cena romantica. Anche la birra in Italia è carissima (3,25 euro per tre bottigliette), il doppio che in Germania (1,52 euro). Al bar meglio quindi bere un caffè (0,86) che costa sì un po' di più che in Portogallo (0,57), ma molto meno che in Grecia (2,71). Lisbona è la più economica tra le economie dell'area euro anche per i taxi: con 20? si possono percorrere 23 chilometri, il triplo che in Olanda. Tornando in Italia, un po' di perplessità sorge sui prezzi del parrucchiere da donna: taglio, lavaggio e messa in piega a 17 euro. Viene il dubbio che i tecnici di Eurostat frequentino solo saloni gestiti da cinesi.