Tra le vittime, molte delle quali stavano dormendo quando le loro case
sono state colpite dalle cannonate dell'esercito israeliano, figurano
anche otto bambini. Secondo quanto riferito a un delegato di Amnesty
International, giunto a Beit Hanun poco dopo il bombardamento, 15
palestinesi sono stati uccisi dalla prima cannonata, altri tre da un
secondo colpo esploso mentre si stavano prestando i soccorsi alle vittime.
'Questo episodio terribile fa seguito a un nuovo picco delle uccisioni di
palestinesi da quando, il 2 novembre, le forze israeliane hanno lanciato
la loro ultima operazione militare nella Striscia di Gaza' - ha dichiarato
Malcolm Smart, direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di
Amnesty International. 'L'azione di Israele durante l'intera operazione e'
stata segnata da un profondo disprezzo per la vita dei civili
palestinesi'.
Prima di stamattina, l'assedio militare di Beit Hanun era gia' costato la
vita a 53 palestinesi e aveva provocato un numero ancora maggiore di
feriti. L'operazione 'Nuvole d'autunno' e' andata avanti dal 2 al 7
novembre con l'obiettivo, secondo quanto dichiarato dalle autorita'
israeliane, di impedire il lancio di razzi Qassam contro le citta' e i
villaggi israeliani vicini alla Striscia di Gaza.
All'inizio dell'assedio di Beit Hanun, un alto ufficiale dell'esercito
israeliano, il Colonnello Yarom, aveva affermato che alle truppe era stato
dato l'ordine di evitare vittime civili. Quattro giorni dopo, di fronte
all'elevato numero di morti e feriti tra i palestinesi, il primo ministro
israeliano Olmert ha dichiarato: 'I palestinesi che sono rimasti feriti
erano in larga parte armati. Purtroppo stanno usando gente innocente come
scudi umani, coinvolgendo civili che non c'entrano nulla'.
Le informazioni raccolte dalla delegazione di Amnesty International
presente a Gaza contraddicono queste affermazioni e indicano che almeno la
meta' dei palestinesi uccisi, tra cui almeno due donne e parecchi bambini,
erano persone disarmate e del tutto estranee agli scontri.