Bruxelles - (Adnkronos) - La proposta annunciata dal commissario per la Politica regionale Hahn. E' la somma più elevata mai decisa dal Fondo di solidarietà dell'Ue (Fsue), con la priorità di ridare un alloggio e sostenere le decine di migliaia di persone che hanno perso la casa in seguito al disastro.
Bruxelles, 19 set. - (Adnkronos) - Cifra record da Bruxelles per l'Emilia Romagna colpita dalle violente scosse di terremoto del maggio scorso. Il commissario europeo per la Politica regionale, Johannes Hahn, ha annunciato oggi la proposta di stanziare 670 milioni di euro, la somma più elevata mai decisa dal Fondo di solidarietà dell'Ue (Fsue), con l'obiettivo di coprire i costi di ripristino delle infrastrutture essenziali, di fornitura di alloggi e di servizi di soccorso e per proteggere il patrimonio culturale della regione.
"Dobbiamo aiutare questa regione altamente produttiva a rimettersi in piedi - ha dichiarato Hahn, che a giugno si era recato in visita in Emilia Romagna - L'ammontare dell'aiuto è il maggiore mai erogato dal Fsue dalla sua istituzione nel 2002 e riflette l'entità dei danni provocati dal terremoto a migliaia di famiglie, alle loro case, ai loro mezzi di sostentamento e all'economia della regione in generale. La priorità è ridare un alloggio e sostenere le decine di migliaia di persone che hanno perso la casa in seguito a questo disastro epocale".
L'Italia, ricorda l'esecutivo di Bruxelles, ha presentato una domanda di aiuto al Fondo nel luglio scorso, indicando danni diretti per 13,3 miliardi di euro, 3 miliardi di euro in più rispetto ai danni record provocati dal terremoto dell'Aquila, in Abruzzo, nel 2009. Questo importo rappresenta lo 0,86% del reddito nazionale lordo italiano e supera di quasi quattro volte le condizioni per la mobilitazione del Fondo di solidarietà, fissate a 3,6 miliardi di euro per l'Italia nel 2012.
La percentuale maggiore dei costi degli interventi urgenti (oltre 465 milioni di euro) si riferisce alla fornitura di strutture ricettive provvisorie per ospitare circa 43mila persone per un massimo di 3 anni. Quasi 90 milioni di euro occorrono per riparare le infrastrutture di base e oltre 60 milioni di euro è il costo dei servizi di soccorso.