La parola "pedofilia" fa il suo ingresso nel codice penale, e quindi l'apposito reato. Niente da fare invece per la castrazione chimica. Il Senato ha approvato all'unanimità, con 262 sì, la ratifica della Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, siglata a Lanzarote nel 2007. Dopo la sesta lettura è finalmente legge. Entra nel nostro codice penale (art.414-bis) la parola pedofilia. L'Aula del Senato ha invece respinto con 238 no e 22 sì un ordine del giorno della Lega Nord a favore della castrazione chimica inserito nel ddl di ratifica. L'ordine del giorno, presentato da Roberto Calderoli, impegnava il Governo, oltre ad un programma di riabilitazione dei pedofili, a predisporre un trattamento di "blocco androgenico totale" con l'uso dei farmaci. Save the Children esprime "grande soddisfazione".
"Con l'approvazione definitiva al Senato, al termine di un iter durato 5 anni, l'Italia - osserva l'associazione in una nota - rafforza il proprio sistema di protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso e si adegua agli altri Paesi europei". Tra le novità più importanti introdotte dalla Lanzarote - ricorda Save the children - l'introduzione di due nuovi delitti come l'istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia e l'adescamento di minorenni. Previste pene più severe per tutta una serie di reati: dai delitti di maltrattamenti in famiglia a danno di minori ai reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati a sfondo sessuale a danno di minori.
Alcune novità riguarderanno anche Berlusconi, coinvolto nel processo Ruby per prostituzione minorile. E' previsto un inasprimento delle pene anche per i reati di prostituzione minorile e di pornografia minorile. Infine non si potrà più dichiarare di non essere a conoscenza della minore età della persona offesa nel caso di commissione di uno dei delitti contro i minori. "Secondo una ricerca di Save the Children tra i giovani che utilizzano internet il 13% invia proprie foto o immagini di sé nudo ad adulti - dichiara Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia - con l'approvazione di oggi, l'Italia potrà finalmente avvalersi di uno strumento fondamentale di protezione e di contrasto dai frequenti casi di abuso e sfruttamento sessuale che avvengono anche attraverso la rete. Siamo soddisfatti - prosegue Neri - della conferma nel testo di alcune posizioni che Save the Children ha da sempre sostenuto, quali ad esempio la previsione della centralità del ruolo delle Procure Distrettuali nel contrasto del fenomeno e l'opportunità per i minori vittime di abusi o sfruttamento di essere assistiti in ogni fase del procedimento giudiziario".
Anche Unicef Italia accoglie con favore la notizia. "La Convenzione, infatti - dichiara Giacomo Guerrera, Presidente dell'Unicef Italia - rappresenta uno strumento fondamentale per la tutela dei minorenni, da gravi violazioni come l'abuso e lo sfruttamento sessuale. Inoltre, sarà maggiormente efficace l'azione di contrasto a questi gravi reati, spesso portata avanti in collaborazione con altri Stati, grazie a mezzi ancora più incisivi". "Oggi è un buon giorno per il Senato perché diventa legge un provvedimento che pensa ai cittadini più deboli", dice il responsabile Giustizia dell'Italia dei Valori Luigi Li Gotti.