(AGENPARL) - Roma, 17 set - In Calabria, Campania, Puglia e Sicilia c'è il 28% della popolazione italiana ma più della metà dei giovani disoccupati: parte da questo l'iniziativa di Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, e Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale, di destinare 37,4 milioni di euro a progetti rivolti alla popolazione under 35 di queste 4 regioni, attraverso associazioni di volontariato e privato sociale. La filosofia, hanno sottolineato a Palazzo Chigi, non è quella dell'assistenzialismo ma quella di stimolare l'iniziativa delle giovani generazioni. Il progetto si chiama "Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno", ed è articolata in due sezioni: una volta a promuovere l'offerta di servizi, inclusione sociale, legalità, formazione e istruzione, cittadinanza; l'altra mirata a sostenere il recupero e la valorizzazione di beni e spazi pubblici a vocazione culturale, ambientale e sociale per restituirli al territorio dando impulso all'imprenditoria e all'occupazione giovanile. Uno degli obiettivi, infatti, ha spiegato il ministro Barca, è quello di "far emergere una classe dirigente del Sud".

L'iniziativa si articolerà in due sezioni: una volta a promuovere l'offerta di servizi, inclusione sociale, legalità, formazione e istruzione, cittadinanza, l'altra mirata a sostenere il recupero e la valorizzazione di beni e spazi pubblici a vocazione culturale, ambientale e sociale per restituirli al territorio dando impulso all'imprenditoria e all'occupazione giovanile. In concreto, il primo bando, "Giovani per il sociale", a cui è destinato il 60% dei fondi, è volto a favorire l'inclusione sociale, il coinvolgimento e il sostegno di giovani in condizioni di disagio. Il secondo, "Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici", 40% delle risorse, punta a sostenere il recupero di spazi comuni al fine di restituirli al territorio.

Le risorse sono attinte dal Piano di Azione Coesione, fondi comunitari che sono stati "dirottati" da altri capitoli hanno precisato i due ministri. "Questi 37,4 milioni di euro non sono molti - ha commentato Barca - ma sono ben spesi, e lo vedremo alla fine della partita. Sono rivolti alla realizzazione di progetti sociali e di valorizzazione del patrimonio ma soprattutto saranno dati a chi propone buoni progetti. Sono destinati alle organizzazioni del terzo settore che hanno dimostrato in questi anni in Italia di essere capaci di produrre buoni progetti e di aggregare giovani attorno a valori e concretezza di azione.

La caratteristica peculiare è che nei progetti bisognerà indicare quali sono i risultati attesi in termini di miglioramento della vita dei cittadini in quelle aree". "I giovani al Sud non chiedono assistenzialismo - ha detto Riccardi - ma vogliono essere messi in condizione di lavorare. Noi vogliamo valorizzare la società civile del Mezzogiorno: l'obiettivo è di trasformare la fragilità di sistema in positività, puntando sullo spirito imprenditoriale dei giovani. L'idea è quella che ciò che si fa per il Sud si fa per l'intero Paese, perchè se il Mezzogiorno cade nel baratro, allora sì che bisogna mettere in atto politiche assistenziali".

Il progetto riguarderà i giovani under 35 di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che, attraverso enti senza scopo di lucro, proporranno le loro idee in merito ai temi dei bandi. Le proposte, per aderire alla richiesta di cofinanziamento (che comunque non potrà superare i 200mila euro a iniziativa), dovranno esplicitare i risultati attesi, le azioni e le risorse professionali necessari per ottenerli. Potranno partecipare associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, onlus, ong, fondazioni, enti morali, enti ecclesiastici. Il governo spera in questo modo di attivare 180-200 progetti, aumentando l'offerta di servizi, la diffusione della legalità, la riduzione della dispersione scolastica, la promozione del dialogo tra identità culturali e religiose e, non ultimo, valorizzare il patrimonio storico e artistico del territorio.

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