La vendita di bond è la prima nel suo genere, ricercando nei mercati internazionale i fondi per combattere malattie prevenibili come il morbillo, la poliomielite e il tetano, causa della morte di oltre 2 milioni di bambini ogni anno nelle nazioni meno sviluppate. La prima parte dell'iniziativa è stata lanciata questa settimana: l'obiettivo complessivo è quello di raccogliere 4 miliardi di euro nei prossimi 10 anni, salvando così la vita a 10 milioni di persone tra cui 5 milioni di bambini entro il 2015. I successivi cinque bond saranno acquistati dall'arcivescovo di Canterbury, dal rabbino capo Jonathan Sachs, dal muslim Council of Britain, dal forum Hindi inglese e dal network delle organizzazioni Sikh. Anche Bono degli U2 e Bob Geldof ed altre rockstar impegnate in campo umanitario hanno acquistato alcuni bond nell'ambito del progetto, che ha anche il sostegno della Bill and Melinda Gates Foundation.
Dando seguito ad un progetto presentato dal Cancelliere dello Scacchiere britannico Gordon Brown nel Convegno su "Povertà e globalizzazione: finanziamenti per lo sviluppo" del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace del luglio 2004, a Londra sono state messe in vendita le obbligazioni (bonds) dell'IFFIm (International Financing Facility for Immunisation), la prima delle quali è stata acquistata nella capitale londinese a nome del Santo Padre dal cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del dicastero vaticano che fin dall'inizio ha fortemente appoggiato l'iniziativa. Al progetto hanno aderiro già otto Stati: oltre al Regno Unito, che l'ha promosso, ci sono Francia, Italia, Spagna, Svezia, Norvegia, Brasile e Sudafrica.
Le obbligazioni, acquistabili da chiunque - istituzioni, organizzazioni e privati - sono garantite da vari governi, quello britannico prima di tutti ma non solo, i quali pagano gli interessi e rimborsano l'ammontare delle obbligazioni stesse alla scadenza, mentre l'importo degli acquisti andrà direttamente alle popolazioni più bisognose, in particolare dei bambini, per vaccinazioni su larga scala. Il gesto di Benedetto XVI, reale e simbolico al tempo stesso, manifesta "il pieno sostegno della Santa Sede ad un'iniziativa, che con ampia garanzia internazionale produrrà immediati e diretti vantaggi nel campo degli aiuti allo sviluppo, procurando nuovi finanziamenti con specifiche e quanto mai urgenti finalità: basti pensare all'importanza delle vaccinazioni di massa per la prevenzione delle pandemie nuove e di quelle che sembravano ormai debellate e invece rinascenti, come poliomielite, malaria, tubercolosi". In 72 Paesi del mondo sarà salvata la vita di 10 milioni di persone, tra cui 5 milioni di bambini, entro il 2015.
"L'IFFIm - prosegue il comunicato della Santa Sede - pur impegnando i governi che garantiscono come già detto l'operazione finanziaria, prescinde totalmente dall'ODA (Official Development Assistance), cioè da quello 0,7 per cento del PIL (Prodotto Interno Lordo) che i governi stessi hanno promesso solennemente 36 anni fa di destinare agli aiuti internazionali per lo sviluppo. Mentre ne denuncia la scarsa attuazione a tutt'oggi (sono ancora una minoranza volenterosa i governi che hanno mantenuto completamente la promessa) costituisce uno stimolo a tenere fede agli impegni assunti, pena - come più volte ammonito dal Santo Padre - l'esplodere di quella "collera dei poveri", i troppi Lazzaro che raccolgono le briciole dalle mense dei ricchi Epuloni".
Concetti ribaditi dal cardinale Martino anche nel suo discorso alla cerimonia di acquisto del bond, svoltasi a Londra. "Chi vive nella povertà estrema - ha detto - continua ad aspettare da quei governi che avevano promesso di fornire lo 0,7% del proprio Pil, mettano in pratica i loro impegni". Ringraziando il cancelliere dello Scacchiere britannico Gordon Brown, il cardinale ha osservato che "la Chiesa cattolica mostra con coerenza la sua profonda sollecitudine per i bisogni di tutti, specialmente dei poveri" che da anni aspettano "misure effettive", tra cui la cancellazione del debito. "Papa Benedetto - ha concluso il porporato - spera che la partecipazione della Chiesa a questo programma spingerà altri ad intraprendere il cammino verso azioni concrete".