Il presidente del Consiglio incontra le parti sociali: "Vorremmo ragionare con voi. Ci vediamo in un momento carico di tensioni e preoccupazioni".
''Vorremmo ragionare con voi e con il vostro contributo di produttività come uno degli elementi essenziali della crescita e dell'occupazione''. Ad affermarlo è il premier Mario Monti introducendo il vertice a Palazzo Chigi con i sindacati, secondo quanto riferiscono fonti presenti all'incontro. "Ci vediamo in un momento carico di tensioni e preoccupazioni'', ha aggiunto Monti.In mattinata, durante il suo intervento alla cerimonia inaugurale della 16/ma edizione di 'Milano unica', il salone del tessile, aveva anticipato: ''Esigiamo nel nome dell'interesse generale, che le imprese e i sindacati riescano a fare qualcosa di più. Serve uno sforzo congiunto delle parti sociali che prevalga sui particolarismi''.
Poi aveva aggiunto: ''Quando leggo titoli di giornali che dicono 'Monti ha contribuito alla recessione' io rispondo, certo: solo uno stolto può pensare di incidere su elementi strutturali che pesano da decenni senza provocare almeno nel breve periodo un rallentamento dovuto al calo della domanda''.
''Solo in questo modo - ha sottolineato - si può avere la speranza di avere più in là sanate queste situazioni per favorire una crescita''.
''Oltre allo spread sui tassi di interesse, il nostro Paese sconta uno spread molto gravoso di produttività", evidenzia quindi Monti. "Il nodo del costo del lavoro per unità di prodotto va sciolto rapidamente e rappresenta uno dei principali ostacoli all'inversione di tendenza per la crescita''.
''Le statitiche internazionali - aggiunge anche il premier - dimostrano una dinamica preoccupante in ordine alla produttività''. In questo senso, ricorda Monti, in occasione del vertice del pomeriggio a Roma ''il cuneo fiscale sarà sul tavolo con i leader sindacali''. ''Ci chiediamo se è stato fatto ogni sforzo per mettere in opera l'accordo del 28 giugno 2011 e se procedere allo sforzo di modernizzazione".
'L'agenda dei prossimi mesi - illustra quindi il presidente del Consiglio - prevede interventi importanti in infrastrutture di oltre 50 mld da sbloccare prima della fine della legislatura''. Si tratta di interventi in innovazione e ricerca, semplificazione fiscale ed efficienza giudiziaria, sottolinea il premier, assicurando che ''le azioni sistemiche saranno il filo conduttore dell'azione di governo''.
Poi aggiunge: ''Casta siamo tutti noi cittadini italiani che ci siamo abituati a dare prevalenza più ai particolari che al generale e che poi ci lamentiamo se il generale funziona male''.
Rivolgendosi quindi agli operatori del settore ha sottolineato come questi abbiano dato ''uno splendido esempio della capacità di moderazione e i risultati si vedono''.