Lopa: una nuova sostenibilità per trasformare le città in un vero e proprio parco della biosfera realizzando cosi la Terza Rivoluzione Industriale.
Realizzare dei Master Plan per trasformare le città dell'epoca della biosfera e del post-petrolio. Sarebbe stato importante realizzare un documento per lo sviluppo energetico-economico delle città. Cosi sono intervenuti il Portavoce dei Circoli Nuova Italia Napoli, ed il Responsabile Organizzativo, partecipando alla giornata conclusiva del World Urban Forum tenutosi alla Mostra D'Oltremare di Napoli, Rosario Lopa e Alfredo Catapano.
Era fondamentale realizzare una tavolo di lavoro con le principali aziende mondiali nel campo delle rinnovabili, delle costruzioni, degli studi di architettura, delle tecnologie dell'informazione, delle utilities elettriche, dei trasporti e della logistica, per realizzare un vero è proprio piano per la diminuzione delle emissioni di co2, la interconnettività zonale dei territori del città, realizzando la fusione delle cinture agricola con le zone commerciali e residenziali in un'unica relazione fra energie rinnovabili generate localmente e condivise attraverso reti elettriche distribuite e intelligenti, che vedono le zone dell'Agro, periferia e centro storico, collegati tra loro; tutti gli edifici con micro giardini energeticamente autosufficienti; il rinvenimento della città, attraverso giardini pubblici e privati, per incentivare l'agricoltura.
Un modello indiscusso di economia a basso contenuto di carbonio. I centri storici, con i nuovi spazi aperti e zone pedonali che ridanno umanità alle strade, trasformandole in luoghi ad alta vivibilità e che a lungo termine potrebbe trasformare le città in un vero e proprio parco della biosfera. Intorno ad un centro più sostenibile, dove far sorgere gli anelli commerciale/industriale per lo sviluppo di tecnologie e servizi atti a trasformarle in un modello di economia a basso contenuto di carbonio. Significativo l'accostamento di spazi verdi a edifici e fabbriche alimentate da energie rinnovabili, e per questo autosufficienti energeticamente, ma guardando con attenzione alla rivalorizzazione dei territori peri-urbani che occupano il 60% circa del territorio,per rendere le stesse metropoli autosufficiente anche dal punto di vista alimentare. Investendo nella produzione agricola locale, si diventa più autonomi sul piano dell'approvvigionamento alimentare, e promuovendo la dieta mediterranea, si godrà di una maggiore sicurezza alimentare e ridurrà la propria impronta carbonica.
Immaginando, delle zone verdi esterne alle città offrirebbe una eccezionale opportunità per la produzione di energia rinnovabile su larga scala, con progetti che potrebbero utilizzare tecnologie solari, eoliche e biomassa. Serre fotovoltaiche e parchi energetici potrebbero essere creati, hanno concluso Lopa e Catapano, nelle zone agricole e integrati nel paesaggio e nelle attività rurali allo scopo di sostenere i territori nella loro trasformazione a ecosistema autosufficiente, per soddisfare almeno parte dei bisogni energetici alimentari delle popolazioni.