Il segretario due giorni in città con i dirigenti delle Nazioni Unite.

ALESSANDRO MONDO

È atterrato ieri sulla pista di Caselle, nel primo pomeriggio, accolto da un imponente schieramento di forze dell'ordine.  

Due giorni di "full immersion" torinese per Ban Ki-moon, il segretario generale dell'Onu arrivato nella città della Mole a seguito dell'invito formalizzato lo scorso giugno da Giulio Terzi: il ministro degli Esteri lo raggiungerà domani. Obiettivo della visita: incontrare con il vicesegretario Jan Eliasson cinquanta massimi dirigenti del Palazzo di Vetro in un seminario rigorosamente a porte chiuse ospitato al Castello di Valentino, sede della Facoltà di Architettura.  

Evento eccezionale, quello organizzato dallo United Nations System Staff College con il Comune di Torino, Regione, Provincia e il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt. Collabora il Politecnico. Sarà il terzo convegno del genere nella nostra città dopo i precedenti del 2007 e del 2008, privilegiata rispetto a New York (la sede tradizionale).

Scelta non casuale, quella di Torino, pronta ad approfittare ancora una volta dell'occasione per ribadire al mondo il ruolo d'eccellenza nella formazione dei "quadri" delle Nazioni Unite. In città hanno sede lo Staff College Onu, impegnato nella formazione degli alti funzionari Onu e del managment interno al sistema delle Nazioni Unite, l'Itcilo - cioè la scuola di formazione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), agenzia delle Nazioni Unite impegnata nella promozione dei diritti e delle norme internazionali del lavoro -, e l'Unicri, organismo dedicato alle strategie per la prevenzione del crimine e l'amministrazione della giustizia. Una vera cittadella affacciata sul Po, discreta ma efficiente, in grado di rendere Torino in un punto di riferimento nel mondo.  

I lavori del seminario - preceduto dai saluti istituzionali di Roberto Cota, Piero Fassino e Antonio Saitta -, cominceranno stamane, di buon mattino, e proseguiranno fino a sera. La riunione occuperà anche la giornata di domani, conclusa da una cela di gala presso il Museo nazionale dell'Automobile. Sarà il momento in cui un gruppo selezionato di invitati potrà salutare Ban Ki-moon e gli ospiti presenti.

«Sono felice che sia a Torino il Segretario Generale dell'Onu, a cui vanno il mio saluto personale ed il benvenuto caloroso della Città - ha commentato il sindaco, forte della sua esperienza internazionale -. La sua presenza ed il rinnovarsi dell'incontro a Torino dei massimi vertici delle Nazioni Unite sono per tutti i torinesi un motivo di orgoglio e di soddisfazione e rappresentano un autorevole riconoscimento all'impegno che questa città profonde nell'accrescere e delineare il proprio profilo internazionale. Il prestigio di Torino, la sua tradizione di accoglienza e la sua capacità ricettiva saranno, per i nostri ospiti, una sorpresa piacevole durante i due giorni di lavoro previsti».

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