A Riccione il pm della Procura antimafia di Palermo: "Sulla trattativa ci troviamo di fronte a una svolta cruciale, tutti facciano la loro parte per l'accertamento della verità".

"C'è un clima surriscaldato. Quando ci sono battaglie politiche e campagne stampa attorno a un'appendice secondaria e irrilevante - con tutto il rispetto per il Presidente della Repubblica - non si fa il bene né delle indagini, né della giustizia in generale. Il mio auspicio è che si possa ristabilire un clima sereno". Esordisce con queste parole Antonio Ingroia, Procuratore aggiunto di Palermo, ospite questa sera a Riccione per la giornata di apertura del Premio Ilaria Alpi in un dibattito su mafia e trattativa insieme al giornalista Saverio Lodato.

"Ci troviamo di fronte ad uno snodo cruciale: le indagini sono state chiuse con le richieste di rinvio a giudizio. A fine ottobre il giudice dell'udienza preliminare valuterà lo spessore delle prove raccolte e fisserà un percorso, che non sarà breve ma accidentato. Il clima troppo acceso non favorisce lo svolgimento del processo".
Polemiche che hanno arroventato l'estate politica italiana, con accuse dure nei confronti dei magistrati della Procura di Palermo. Un tema che Ingroia affronta più volte. "Il clima che si respira in questi mesi - sottolinea - è frutto di interessi divergenti sia politici, volti a favorire dissidi e lacerazioni tra le istituzioni per colpire sia la magistratura che il Capo dello Stato, che da interessi ignobili che puntano a rendere più difficile l'accertamento della verità".

Quello della verità è un obiettivo difficile da raggiungere, non solo per le indagini e i processi sulla stagione delle stragi di mafia, ma per tutte le vicende che hanno insanguinato l'Italia. A partire proprio dalla vicenda di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.  "In generale - puntualizza Ingroia - è un dato di fatto che in Italia, sui fatti oscuri della nostra storia, non si riesca ancora a trovare la verità. In alcuni casi abbiamo delle mezze verità, ma queste non sono verità". "Per uscire dal guado - aggiunge - occorre creare i presupposti perché le compagini migliori delle istituzioni facciano la propria parte per l'accertamento della verità. Anche la politica, nella sua generalità, deve impegnare più energia".

Dal magistrato siciliano arrivano non solo parole amare, ma anche uno spiraglio di speranza sul nostro Paese: "Ho fiducia in quella parte dell'Italia che ci crede, in questi anni l'ho vista crescere di numero, mi auguro che cresca anche di peso".
Infine l'addio a Palermo e la partenza per il Centro America: "L'idea del Guatemala è stata presa da tempo. Ho ritardato la richiesta perché volevo chiudere questa fase importante. Molto probabilmente parteciperò alla prima udienza preliminare, poi partirò".

Il Premio Ilaria Alpi continua a Riccione fino a domenica 9. Tutti gli appuntamenti Alpi rientrano nei festeggiamenti di Riccione 90 e sono a ingresso libero. Il programma completo è disponibile sul sito www.premioilariaalpi.it .

Il Premio Ilaria Alpi, organizzato dall'Associazione Ilaria Alpi, è promosso da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini e Comune di Riccione, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica italiana e con i patrocini di Presidenza della Camera dei Deputati, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Rai - Segretariato Sociale.

In collaborazione con Rai, Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna, Fondazione Unipolis, Fondazione Carim, Auser, Hera, Block 60, Federazione nazionale della stampa italiana e Usigrai,

Con il supporto di: Hotel Luna di Riccione, Aeroporto Fellini di Rimini, Hi-Net, Nfc, Icaro Communication e Agenda.

Media partner: Rai Tre, Rai News, Internazionale, Repubblica.it, Altra tv, Il Journal.
Unicredit, Vodafone e Coop sono gli sponsor della XVIII edizione del Premio Ilaria Alpi.

Per informazioni:
Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, tel. 0541 691640, e-mail info@ilariaalpi.it, sito www.ilariaalpi.it
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