Presentata oggi a roma. Riabilita l'Italia in vista di Oslo.
Sarà presentata oggi pomeriggio a Roma l'occasione che l'Italia ha di presentarsi con la coscienza pulita alla Convenzione di Oslo sulla messa al bando delle munizioni a grappolo (cluster bomb). Ovvero, sarà presentata una proposta di legge contenente le misure per contrastare ogni genere di supporto finanziario alla catena di produzione e distribuzione di questi ordigni, nonché indicante le responsabilità di vigilanza e le sanzioni.
La proposta di legge (sarà allegata al termine della presentazione nel pomeriggio) potrebbe consentire di sanare un vulnus legislativo tuttora effettivo a livello nazionale, ossia l'indeterminatezza delle della legge 95 approvata il 14 giugno 2011, con cui è stata ratificata la Convenzione di Oslo del 2008. Quella ratifica consente all'Italia di essere presente alla prossima riunione nella capitale norvegese (11-14 settembre). Ma ha lasciato aperti molti varchi ai rapporti tra finanza e industria delle bombe a grappolo, adottando all'articolo 7 una formula piuttosto ambigua (tra i soggetti puniti c'è chi «assiste anche finanziariamente»), e non individuando un'autorità di vigilanza.
La proposta di legge prevede una dettagliata e ampia tipologia di azioni vietate, nonché la individuazione dei diversi generi di intermediario (banche, sim, fondi), e coinvolge Banca d'Italia nella vigilanza. La proposta sarà illustrata oggi alle 15 alla Camera dalla prima firmataria Federica Mogherini (deputata e Resp. Globalizzazione PD), nonché da Giuseppe Schiavello (Campagna contro le mine), Sabina Siniscalchi (Fondazione Banca Etica), Alberto Fluvi (Capogruppo PD - Commissione Finanze Camera dei Deputati) e Silvana Amati (Senatrice PD).