Data di pubblicazione dell'appello: 04.09.2012

Status dell'appello: aperto

Sgomberi forzati, segregazione e discriminazione: davvero non esiste un luogo che possa considerarsi casa per le migliaia di rom che vivono nei campi in Italia.
 
Vivere in squallidi campi con un accesso minimo o addirittura nullo ad acqua ed elettricità è una realtà per molti rom. Invece di aiutare gli uomini, le donne e i minori a vivere in condizioni più accettabili, le autorità italiane li sgomberano forzatamente, spesso con un preavviso così breve da non dare loro il tempo necessario per raccogliere i loro averi. Le famiglie spesso sono sgomberate senza che venga offerta loro una sistemazione alternativa, e questo spesso le obbliga a costruirsi un nuovo riparo in qualche altro posto oppure le lascia senza una casa.
 
Altre volte, i rom vengono trasferiti in campi "autorizzati " in zone isolate. Allontanati dagli occhi di tutti, segregati in campi circondati da barriere e telecamere, queste famiglie incontrano grandi difficoltà nell'accedere anche ai servizi di base come scuole, negozi e assistenza sanitaria. Queste sono forme di discriminazione e la discriminazione è vietata dal diritto internazionale.
 
Nel febbraio 2012, il governo italiano ha presentato alla Commissione europea una Strategia nazionale per l'inclusione dei rom, impegnandosi a porre fine alla segregazione e a promuovere l'inclusione sociale. Sono passati diversi mesi e le autorità non hanno mantenuto questo impegno.
 
Il presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti ha la responsabilità di assicurare che la strategia sia attuata e che l'impegno preso dal suo governo di rispettare i diritti dei rom sia effettivo.
 
Scrivi al presidente del Consiglio chiedendo di proteggere il diritto dei rom in Italia  a un alloggio adeguato.
 
[Firma subito l'appello]

Professor Mario Monti,
Presidente del Consiglio dei ministri
Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370
00187 Roma - Italia
Email: ufficio_stampa@governo.it,  segrgen@governo.it
Fax: +39 06 67793543; +39 06 6798648
Tel: +39 06 67793250
 
Egregio presidente del Consiglio dei ministri,
 
sono un simpatizzante di Amnesty International, l'Organizzazione non governativa che dal 1961 agisce in difesa dei diritti umani, ovunque nel mondo vengano violati.
 
Nel febbraio 2012 le autorità italiane hanno promesso alla Commissione europea di porre fine alla segregazione dei rom e di promuovere la loro inclusione.
 
Nonostante queste promesse, i rom sono ancora vittime di discriminazione e vengono sgomberati forzatamente e segregati in campi come quello de La Barbuta, che si trova nella estrema periferia di Roma.
 
Vengono spesso sgomberati senza alcuna previa consultazione né una notifica scritta e senza che sia loro offerta un'adeguata alternativa abitativa. Molti pertanto diventano senza tetto.
 
La esorto quindi a discutere  adeguatamente con i suoi ministri della Cooperazione e integrazione, dell'Interno e del Lavoro e politiche sociali, su cosa fare urgentemente per:
   
porre fine agli sgomberi forzati (per esempio, proibendoli nella legislazione nazionale ed emanando delle Linee guida per garantire che a qualsiasi funzionario coinvolto negli sgomberi forzati siano fornite indicazioni chiare sulle garanzie che devono essere prese in considerazione affinché uno sgombero avvenga legalmente, in conformità con gli obblighi internazionali in materia);
   
promuovere l'eliminazione della segregazione (per esempio, sospendendo tutti i "Piani nomadi" attualmente in vigore e redigendo nuovi piani insieme alle comunità interessate e finanziando la loro attuazione);
   
offrire ai rom un pari accesso a un alloggio adeguato (per esempio, rimuovendo qualsiasi ostacolo che possa essere discriminatorio nei loro confronti nell'accedere all'edilizia popolare).

La ringrazio per l'attenzione.

Scarica l'appello al Professor Monti (7.23 KB) http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/6%252F0%252Fc%252FD.67294ebf21c5bdb3e79f/P/BLOB%3AID%3D5597

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