Quante volte avreste voluto disfarvi di qualcosa che non vi serviva più ma non sapevate come fare? Ora non sarà più così. Su Facebook è nato il gruppo "Te lo regalo se vieni a prenderlo". Come dice il titolo, chi vuole può mettere online un annuncio e una foto e il gioco è fatto.

Non si paga nulla, né per pubblicare l'annuncio né per prendersi l'oggetto messo "in regalo". L'unica condizione è andare a prendere l'oggetto desiderato dove si trova. "Anche così, regalando anziché buttando, si può diminuire l'inquinamento ed evitare di intasare le discariche", si legge sulla pagina del gruppo.

Sono già 70.000 gli iscritti al gruppo, o meglio, ai gruppi, visto che l'idea iniziale di Salvatore Benvenuto ha avuto così tanto successo che il gruppo si è suddiviso in vari gruppi regionali. E non solo. C'è anche il gruppo del Canton Ticino, visto che Benvenuto, 47 anni e origini calabrese, è cittadino svizzero e in quel Cantone vive da quando era bambino.

C'è chi mette in regalo un biglietto Frecciarossa Milano-Torino già acquistato, chi cerca abiti per bambini tra i 9 e gli 11 anni, chi offre delle bobine di filo colorato per cucire.

Alla Stampa Benvenuto ha raccontato di aver avuto l'idea dopo aver visitato una discarica: "Sono rimasto stupito dalle cose, ancora perfettamente funzionanti, che ogni giorno vengono buttate".

Esperto di marketing e comunicazione, Benvenuto spiega che "un conto è affidare qualcosa a un'associazione benefica o a un'organizzazione come la Caritas, e delegare loro il compito di consegnarlo a chi ha bisogno. Un altro è incontrare personalmente una persona, creare una relazione grazie all'oggetto da donare".

"Regalare e ricevere crea fiducia fra le persone e verso il genere umano in generale". A differenza del baratto, in cui "si dà valore all'oggetto. Noi invece diamo valore alle persone che donano o che cercano. Nel regalare si sono creati sovente rapporti di amicizia, relazioni che non si sono più interrotte"

Spiega Benvenuto: "Bisogna sfatare il luogo comune dell'egoismo, l'idea che le persone pensino sempre e solo a se stesse. Dando loro un'occasione, si scopre che la gente è disposta a donare".

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