Uno studente su cinque lascia la scuola prima di prendere il diploma. E molti di loro non seguono neppure corsi di formazione. In alcune regioni, come Sicilia, Campania, Puglia e Calabria i dati sono ancora più alti. In Sicilia oltre 16.600 studenti su 256mila frequentanti non hanno proseguito gli studi, in Campania sono stati 8.790 su 327mila studenti, in Puglia 4.127 su 214mila, in Calabria 2.187 su 102 mila. E moltissimi di loro una volta abbandonata la scuola superiore non seguono alcun costo di formazione.
I dati dell'Istat dicono che gli iscritti al liceo o istituto tecnico che non sono arrivati al diploma nell'anno scolastico 2011/2012 sono stati 52mila. Diverse le motivazioni: 28.800 si sono trasferiti e poi non hanno più frequentato, 2.200 si sono ritirati, 4.700 perché hanno abbandonato senza spiegazioni o motivazioni ufficiali.
A preoccupare non è solo il tasso di abbandono della scuola secondaria superiore prima del diploma, ma il fatto che molti dei ragazzi che lasciano poi non frequentano altri corsi scolastici o attività formative. In tutto i giovani tra i 18 e i 24 anni con licenza media e senza alcuna qualifica da attività formative erano il 18,8% tra il 2004 e il 2010, con un picco del 22% tra gli uomini, mentre tra le donne la percentuale era del 15,4%. La media europea, per avere una cifra di paragone, è del 14,1%.
Anche in questo caso al Sud la percentuale è molto più elevata: 22,3% contro il 16,2% del Centro-Nord. In Umbria solo il 13,4% quasi un ragazzo su dieci, in Emilia Romagna il 14,9%, in Veneto il 16%. Molto peggio in Sardegna (23,9%), in Campania (23%) e in Sicilia, dove un ragazzo su quattro non fa alcun percorso di formazione dopo la licenza media.
Che il quadro italiano sia preoccupante lo dice anche il confronto con i dati sugli altri paesi europei. Il numero di abbandoni da parte degli studenti delle superiori nei paesi dell'Ue nel 2010 è state peggiore di quello italiano solo a Malta, in Portogallo e in Spagna. Meglio di noi anche paesi come Romania, Bulgaria, Grecia e Cipro.
Per questo il ministro dell'Istruzione ha pubblicato un bando contro l'abbandono nelle regioni più a rischio, cioè Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, dove arriveranno 25 milioni di fondi europei entro il 2014 e altri 75 milioni saranno messia disposizione dal ministero dell'Interno per mettere a posto strutture sportive e ricreative. In tutto cento milioni di euro per cercare di dare ai giovani un futuro.