Storia di un paradosso. In un Paese che ha sviluppato tecnologie tra le più avanzate al mondo per lo sfruttamento dell'energia solare e che gode di una fornitura pressoché infinita di sole la politica non sostiene la diffusione della tecnologia solare...
Verrebbe da dire "tutto il mondo è paese" perché le difficoltà di diffusione su larga scala di impianti fotovoltaici domestici anche in Israele patisce ritardi e un a burocrazia farraginosa. La notizia viene da Associated Press che sottolinea come l'energia solare fornisca solo una piccola percentuale del fabbisogno energetico del Paese mediorientale, segnando il passo anche rispetto alla ben più fredda e meno assolata Europa. Le aziende che fanno ricerca e produzione nel settore sarebbero infatti frustrate da una burocrazia governativa, costrette a guardare con invidia alle esperienze straniere. Da cinquant'anni a questa parte, quando Israele era all'avanguardia per l'installazione di semplici scaldabagni solari sui tetti delle case poco si sarebbe mosso.
Ecco allora che spicca per innovazione la piccola comunità (320 abitanti) del kibbutz di Kvutzat Yavneh, con la sua tradizionale fattoria collettiva e 16 impianti fotovoltaici scintillanti immersi tra vigneti e alberi di melograno nella zona meridionale del Paese. I pannelli solari forniscono alla comunità quasi tutta l'acqua calda necessaria e l'elettricità che generano viene venduta al fornitore di energia principale di Israele (Israele Electric Corp). Il campo solare, costruito dalla israeliana ZenithSolar Ltd. nel 2009 e unico impianto di questa portata realizzato dalla compagnia, ha una capacità massima di circa un quarto di megawatt di energia (termica ed elettrica) e Roy Segev, co-fondatore di ZenithSolar, sottolinea le difficoltà di sviluppo del settore locale, lamentando l'abbandono della politica e scarsi investimenti pubblici, manifestando l'invidia per l'industria tedesca e italiana nonostante la minor quantità di irraggiamento solare disponibile.
Israele ha una capacità solare effettiva - la quantità di energia che può generare continuamente in condizioni ideali - di 212 megawatt, la maggior parte dei quali proveniente da impianti istallati sui tetti delle abitazioni, secondo la società elettrica. Ma questo rappresenta meno del 2% della capacità nazionale e si situa molto al di sotto dell'obbiettivo israeliano dichiarato di ricavare 1.480 MW da fonte solare entro il 2014 e di generare il 10% del proprio fabbisogno di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020.