Si sono riuniti questa mattina gli esperti globali, in vista della riunione che si terrà a Doha nel prossimo novembre.

Gli esperti mondiali del clima hanno avviato questa mattina a Bangkok una nuova serie di negoziati, con l'obiettivo di individuare le politiche adatte a fronteggiare i cambiamenti in atto in tutto il mondo.

La conferenza, che terminerà il prossimo 5 settembre, si apre mentre si moltiplicano le catastrofi naturali: dalle ondate di calore che, da un lato, aumentano i rischi legati al surriscaldamento globale, e dall'altro minano i raccolti, mettendo a rischio soprattutto le popolazioni più povere del Pianeta, fino alle piogge torrenziali e ad altri eventi atmosferici straordinari. In Corea del Sud, ad esempio, un tifone ha causato morti e gravi danni, mentre gli Usa combattono in queste ore contro l'uragano Isaac. «Fattori che devono convincere all'azione», ha dichiarato Marlene Moses, che presiede l'Alleanza dei piccoli Stati insulari, tra i più vulnerabili a causa del probabile innalzamento del livello dei mari.

I negoziati di Bangkok costituiscono un incontro preparatorio rispetto alla riunione prevista a Doha nel prossimo novembre, sotto l'egida della Convenzione-quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

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