La settimana prossima verrà firmato il protocollo d'intesa fra il Comune e le associazioni, approvato ieri dalla Giunta
Il principio è semplice: deroghe ai divieti di circolazione per veicoli non catalizzati in cambio dell'impegno dei proprietari dei veicoli a sostituirli con mezzi non inquinanti. Ma siccome i soggetti coinvolti sono Comune e associazioni di categoria, la definizione del patto è stata complessa e ha messo in gioco la possibilità stessa di migliaia di artigiani e commercianti di venire in città a lavorare. Alla fine l'accordo è stato trovato e la settimana prossima sarà firmato il protocollo d'intesa per togliere di mezzo camioncini e furgoni inquinanti e incentivare l'acquisto di mezzi ecocompatibili a condizioni agevolate. È una delle misure che l'amministrazione comunale ha preso nel quadro dei provvedimenti mirati al contenimento dello smog. Ieri in giunta l'ha illustrato l'assessore alle Politiche ambientali Luciano Guerrini (foto). La linea di dismissione che parte dall'inizio del 2005 è lunghissima, se è vero che coinvolge 28.200 veicoli in tutta la provincia sui 67.000 utilizzati dalle categorie. Solo in città i mezzi «da lavoro» non catalizzati sono 18.600 (dato 2003) mentre sono pochi di più (19.100) quelli ecologici fra Euro 3, Euro 2 e Euro 1.
L'iniziativa ha lo scopo di rinnovare gradualmente il parco di veicoli commerciali in circolazione e immatricolati prima del 30 settembre 1994 se a benzina, e prima del 30 settembre 1997 se diesel. Le soluzioni alternative, che saranno promosse dal Comune, sono le vetture alimentate a metano o a Gpl (è previsto un incentivo per la conversione), o vetture omologate Euro 3.
Sono previste progressive finestre di uscita di veicoli, o come dice Guerrini a mano a mano «calerà la saracinesca su una categoria di mezzi inquinanti». Dal primo maggio 2005 sarà dunque vietata la circolazione sul territorio comunale ai veicoli che non siano omologati Euro 3, a metano, gpl o elettrici, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19. L'accesso alla Ztl non subirà comunque variazioni.
A partire dall'anno prossimo e fino al 31 aprile 2005 sarà l'Aci a rilasciare i contrassegni che certificheranno l'appartenenza dei veicoli alle diverse categorie destinate all'uscita scaglionata. Solo con i bollini si potrà circolare in città. Coasteranno 25 euro e saranno di 3 tipi diversi. In particolare, i diesel immatricolati fino al 31 dicembre 1993 e quelli a benzina immatricolati fino al 30 settembre 1994 potranno circolare con il contrassegno giallo fino all'1 dicembre 2005. I diesel immatricolati prima del 30 settembre 1997, muniti di contrassegno bianco, potranno circolare fino all'1 dicembre 2006. I diesel immatricolati dopo il 30 settembre 1997 ma non omologati Euro 3, e i veicoli a benzina immatricolati dopo il 30 settembre 1994 e non Euro 3, circoleranno con il contrassegno azzurro fino all'1 dicembre 2009.
Il Comune di Verona aderisce al Progetto metano, che consente di convertire i mezzi commerciali da benzina a metano usufruendo di un contributo statale. L'incentivo previsto per le vetture a uso commerciale è pari a 2 mila 500 euro, per i veicoli destinati al trasporto merci l'incentivo varia da 1500 a 6 mila 500 euro, a seconda della classe e della dimensione. (b.pi.) Se paragonato ai finanziamenti stanziato da Regioni come Emilia Romagna e Toscana, il Veneto impegna briciole per sostenere le politiche di contrasto dell'inquinamento: 93 milioni l'Emilia, 67 la Toscana, 1,9 il Veneto, da dividersi fra i Comuni classificati in zona A, quelli cioè considerati «zona critica» per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. E briciole arrivano dunque a Verona. Alla nostra città sono stati destinati 286 mila 153 euro, che saranno impiegati, tra l'altro, per la conversione del parco auto comunale (20 mila euro), per l'installazione di 300 impianti a metano su auto di privati (80 mila euro, circa 300 euro per ogni impianto, a cui si aggiungeranno 100 euro di sconto al momento dell'installazione), interventi per la realizzazione di piste ciclabili (85 mila euro).
«La Regione dice di fare piani di azione integrati ma senza sostegno economico parliamo di aria fritta», dice l'assessore Guerrini. «Fra l'altro la ripartizione è fatta fra tutti i Comuni di fascia A, anche quelli della nostra provincia che non fanno niente contro lo smog. Mi sembra poco giusto». (b.pi.)
L'Arena. 8 dicembre 2004