Porto Marghera. Il Ministero dell'Ambiente ha preso la decisione di investire 9 milioni di euro al fine di sviluppare interventi di efficienza energetica e volti alla produzioni di energia da fonti rinnovabili sull'Isola della Certosa e a Porto Marghera, nel territorio della regione Veneto. I programmi di sostenibilità ambientale in metro a tali aree avevano preso le proprie mosse fin dal 2010 ed ora si prospetta una vera e propria svolta veneta in direzione delle fonti energetiche alternative.
I progetti per la riqualificazione dell'Isola della Certosa, a Venezia, e a favore della sostenibilità ambientale a livello industriale, grazie al "Marghera Ecodistretto" di Porto Marghera, sono stati avviati da tempo da parte dell'Amministrazione Comunale della città lagunare ed ora si è giunti finalmente ad una vera e propria fase di attuazione concreta, con particolare riferimento al Parco Urbano dell'isola veneziana.
Tramite il nuovo accordo tra il Comune di Venezia e il Ministero dell'Ambiente, sono stati stabiliti i futuri obiettivi di sostenibilità ambientale, che riguardano anche i lavori già attualmente in corso d'opera, come interventi di efficienza energetica per gli edifici in costruzione, la produzione di energia da fonti rinnovabili, a cui è legata la realizzazione di nuovi progetti relativi alle fonti energetiche alternative.
Già lo scorso aprile, era stato stipulato un accordo tra il Ministero dell'Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Veneto e la Provincia di Veneziam finalizzato alla realizzazione di un parco fotovoltaico a terra, posizionato su di un terreno inquinato, a cui è stato affiancato un campo prova per le tecnologie fotovoltaiche, volto in particolare agli studi necessati al miglioramento della distribuzione dell'energia.
Il ricorso alle energie rinnovabili è legato alla volontà di promuovere una riconversione industriale dell'area di Porto Marghera, a beneficio della nascita di nuove iniziative di tipo economico che prendano in considerazione gli aspetti della sostenibilità ambientale. Per quanto concerne l'Isola della Certosa, si prevedono invece azioni di recupero di aree di valore naturale e storico, che ora giocherebbero un ruolo unicamente marginale, ma che in futuro potrebbero essere fruite pubblicamente.
Gli interventi comprenderanno azioni di bonifica dei suoli inquinati, oltre a progettazioni tese al raggiungimento dell'efficienza energetica di edifici ed impianti. Gli interventi potranno riguardare, in futuro. isole minori, aree lagunari ed altre zone che necessitino di essere valorizzate. Quali vantaggi si potranno ottenere a seguito dei nuovi interventi?
Ecco quanto comunicato da parte del Ministero dell'Ambiente, con dati che lasciano ben sperare riguardo ai nuovi passi del Veneto verso il ricorso alle fonti rinnovabili: "Una prima valutazione dei benefici ambientali generati dagli interventi previsti quantifica una produzione di energia elettrica di 7.300 MWh/anno da fonti rinnovabili e un abbattimento delle emissioni di CO2 di circa 400t/anno nell'Isola della Certosa e di circa 3800 t/anno a Porto Marghera, corrispondente alle emissioni per il riscaldamento di circa 1.400 abitazioni".
Marta Albè