Una scoperta interessante che, se confermata "sul campo", darà un ulteriore contributo a modalità future di spostamento più ecofriendly.
Ilaria Lucchetti
La mobilità sostenibile non passa soltanto dai motori più o meno "green" o dalla diffusione delle colonnine di ricarica. Ma anche dalle singole componenti.
Ecco perché è importante quanto rilevato dal Centro di Innovazione Goodyear secondo cui l'utilizzo dell'olio di semi di soia nei pneumatici può estendere potenzialmente la durata del battistrada del 10% e ridurre l'uso degli oli derivati dal petrolio, impiegati dai fabbricanti di pneumatici, di oltre 26 milioni di litri l'anno. Inoltre, stando allo studio in oggetto, le mescole fabbricate con olio di semi di soia si uniscono più facilmente alla silice utilizzata per la costruzione degli pneumatici. E ciò può migliorare l'efficienza dell'impianto e ridurre il consumo energetico oltre alle emissioni di gas a effetto serra.
I prototipi di pneumatici costruiti a Lawton saranno collaudati nei mesi prossimi sulla pista di prova di Goodyear a San Angelo, in Texas. Se gli indicatori rimarranno positivi, l'azienda americana prevede che gli automobilisti potranno acquistarli già a partire dal 2015. Intanto saranno presentati il 6 e 7 agosto prossimi al centro di ricerca Ford Motor Company a Dearborn, nello stato del Michigan.
Lo United Soybean Board (Usb) contribuisce a finanziare il progetto con una sovvenzione di 500 mila dollari in due anni.