Con un appello generale a ridurre gli sprechi sia delle risorse idriche che di quelle alimentari si è aperta ieri a Stoccolma, in Svezia, la sessione plenaria della Settimana mondiale dell'acqua.
Oltre 2000 esponenti di organizzazioni della società civile internazionale, ricercatori, studenti, politici in rappresentanza di 100 nazioni affolleranno seminari e incontri per condividere opinioni ed esperienze sul tema della sicurezza alimentare e idrica.
"Più di un quarto dell'acqua consumata annualmente nel mondo viene impiegata per far crescere miliardi di tonnellate di cibo che nessuno mangerà" ha detto Torgny Holmgren, direttore esecutivo dell'Istituto internazionale di Stoccolma per l'acqua. "Ridurre lo spreco di cibo - ha aggiunto - è la strada migliore e più diretta per diminuire la pressione sulle riserve idriche e sulle risorse della terra".
A Stoccolma sono in programma un centinaio di incontri che spazieranno su tutti i temi collegati all'acqua e al suo utilizzo. Si discuteranno anche pratiche e tecnologie in grado di fornire acqua potabile ai due miliardi di persone che attualmente non ne hanno a disposizione.
"I dati dimostrano che l'agricoltura è un'attività che richiede molta acqua - ha detto il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva - ma questo significa anche che l'agricoltura possiede la chiave per un suo uso sostenibile. Nel mondo ci sono 2,6 miliardi di piccoli produttori che arano la terra allevano animali e pesci. Sono loro i principali fornitori di cibo nei paesi in via di sviluppo. Se vogliamo che producano in maniera più sostenibile, preservando le risorse naturali, dando il loro contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici - ha concluso il direttore dell'organizzazione dell'Onu per l'alimentazione e l'agricoltura - dobbiamo aiutarli".
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