Nella classifica stilata dal quotidiano economico, confrontata con quella analoga realizzata sei anni addietro, la regione, fatta media a 100, si posiziona al terz'ultimo posto con un punteggio di 50, prima di Sardegna (49) e Sicilia (47) e subito dopo Puglia (58) e Campania (54).

La Calabria rimane tra le regioni al top del rischio-evasione in Italia. A confermarlo è una ricerca del Centro studi Sintesi pubblicata sul Sole 24Ore che fa seguito ad un'analoga elaborazione del 2006.

Nella classifica stilata dal quotidiano economico, confrontata con quella analoga realizzata sei anni addietro, la regione, fatta media a 100, si posiziona al terz'ultimo posto con un punteggio di 50, prima di Sardegna (49) e Sicilia (47) e subito dopo Puglia (58) e Campania (54).

L'indicatore stilato dal Centro studi Sintesi esprime il divario tra livello di benessere e reddito disponibile indicando così la mappa del "rischio evasione". Così, dove il punteggio è più alto i consumi sono in qualche modo "giustificati" dal reddito, mentre dove il punteggio è basso si spende in media di più di quanto si dichiara al reddito.

A livello regionale, tra le province calabresi Catanzaro è quella che registra la performance migliore con 90 punti e un balzo pari a +21 rispetto al 2006, seguita da Cosenza con 87 punti (+9) e Reggio con 80 (-1). Vibo ottiene 76 punti (-7) a pari titolo con Crotone che rispetto alla precedente classifica ne guadagna 6.

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