Secondo l'università del Colorado entro poche settimane si potrebbe raggiungere il record negativo di sempre per quanto riguarda l'estensione della calotta.

La calotta glaciale del Polo Nord ha cominciato a fondersi ad una velocità definita «sorprendente», e - già entro le prossime settimane - potrebbe raggiungere il livello più basso mai registrato. A lanciare il preoccupante grido d'allarme è stato questa mattina un gruppo di scienziati dell'università del Colorado, negli Stati Uniti.

«Se il processo di fusione si arrestasse improvvisamente oggi, saremmo comunque già al terzo livello più basso mai segnalato attraverso le osservazioni satellitari. Ma restano ancora due settimane di possibile fusione, per cui credo proprio che raggiungeremo un nuovo record», ha spiegato Mark Serreze, direttore del Centro dati sul ghiaccio dell'ateneo americano. In ogni caso, ha aggiunto l'esperto, lo scioglimento che si sta registrando in questi giorni è più repentino anche rispetto a quello che ha portato all'ultimo record, nel 2007. In quell'anno, la calotta glaciale si estendeva solamente su 4,25 milioni di chilometri quadrati.

D'altra parte, il surriscaldamento globale non accenna ad arrestarsi: negli Usa lo scorso mese di luglio ha fatto registrate temperature superiori di 1,8 gradi Celsius rispetto alla media del secolo scorso.


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