«Studenti in aumento, serviva una frenata». Dal 3 settembre le prove a Economia e Medicina.
LETIZIA TORTELLO
I primi saranno gli aspiranti studenti di Economia, il 3 settembre. Il giorno successivo, tocca a Beni Culturali, che da qualche anno è diventato un corso di laurea a numero chiuso, per frenare l'ondata di iscritti, a fronte di sempre meno docenti. I test d'ingresso all'università sono alle porte.
A Medicina, a Palazzo Nuovo e in tutte le facoltà ad accesso limitato che fanno parte dell'ateneo di via Verdi, il termine ultimo per iscriversi alle prove d'ammissione scade questa settimana, venerdì 24. Per il Politecnico c'è tempo fino al 31. Già, perché da quest'anno occorre fare il test d'ingresso anche per diventare ingegneri.
Lo sbarramento dei 5000
Rivoluzione copernicana in corso Duca degli Abruzzi: gli immatricolati del Poli non potranno essere più di 5.000. La decisione è prima di tutto una scelta di qualità della didattica, come spiega la professoressa Anita Tabacco, vice rettore per l'Orientamento. «Il numero programmato è stata una decisione sofferta, ma necessaria per mantenere eccellenti i livelli dei corsi. È vero che l'università deve svolgere un ruolo sociale, ma non riuscivamo più a far fronte all'incremento di studenti».
Dal 2008, il Poli ha visto crescere il numero dei suoi iscritti del 40%, con una media del 12 negli ultimi tempi. Se anche quest'anno si fosse verificato lo stesso fenomeno, la struttura non avrebbe retto, «soprattutto in un momento di contrazione delle risorse e del personale», continua Tabacco.
Dunque, carta penna e via alle crocette, con il test a risposta multipla. Chiunque voglia frequentare i corsi di Ingegneria deve affrontare un esame, dal 3 al 5 settembre. Quarantadue domande in un'ora e mezza, che spaziano dalla comprensione verbale, alla logica, alla matematica e alla fisica. Chi azzeccherà la metà delle risposte, sarà automaticamente ammesso. Per gli altri, conta il risultato migliore. Ad oggi, gli iscritti sono 5010 e le chance di passare sono piuttosto elevate. Anche se già 800 posti sono riservati agli studenti che hanno effettuato i test negli scorsi mesi, quando ancora frequentavano le scuole superiori, in accordo con il Poli.
L'ondata degli stranieri
Il numero dei posti rimasti si assottiglia ulteriormente se si contano le 600 posizioni appannaggio degli stranieri extra comunitari, chiamati ad affrontare la prova di ammissione il 18 e 19 settembre, nella lingua che preferiscono tra l'inglese e l'italiano. Lo spirito internazionale è uno dei motivi d'orgoglio di corso Duca degli Abruzzi: «Metà dei nostri ragazzi proviene da fuori regione. Di questi, il 35% è italiano, il 15 arriva dall'estero». I più rappresentati sono i cinesi e i pakistani, ma anche camerunensi e sudamericani, grazie agli accordi con Argentina Brasile. È anche merito loro e dei molti progetti in accordo con le università gemelle di mezzo mondo (non ultima Shenzen), se il Politecnico è considerato uno degli atenei migliori d'Italia. Sebbene figuri tra il 50° e il 75° posto nella classifica mondiale elaborata dalla Jiao Tong University di Shanghai. Comunque, di gran lunga davanti a quello di Milano.
Il boom è a economia
Saranno i tempi della recessione, sarà che ormai i picchi altalenanti dello spread sono diventati quasi il nostro pane quotidiano, a osservare i dati delle preiscrizioni alle facoltà non può non saltare all'occhio il boom di iscritti ad Economia. Un numero in continua crescita, tanto che dall'anno scorso si è pensato di introdurre l'accesso limitato anche qui.
Ragazzi e ragazze, non preoccupatevi troppo. Ad oggi - i dati ufficiali sono aggiornati a prima di Ferragosto - i posti a disposizione sono più degli iscritti: 1690 a fronte di 1562 aspiranti. Cifre destinate a salire, anche se la prova, a detta degli stessi studenti, valuterà più che altro la capacità di ragionare, meno le conoscenze nozionistiche.
La bagarre dei medici
Come ogni anno, sono Medicina e le altre professioni sanitarie, quali ad esempio Odontoiatria, Ostetricia, Infermieristica, le facoltà con il maggior numero di pretendenti. Molti aspiranti dottori, per una classifica risicata. Nel caso di Medicina e Chirurgia (tenendo in conto i preiscritti a Molinette, San Luigi e Odontoiatria), il test d'ammissione sarà il 4 settembre. I posti sono 395, i candidati già 2376. A Fisioterapia va ancora peggio: 754 per 51 posti.
L'élite degli umanisti
Nelle facoltà umanistiche, l'atmosfera di settembre è senz'altro più rilassata. Nessuna prova d'ingresso in molti corsi di laurea. A Palazzo Nuovo, hanno il numero chiuso solo Scienze della Comunicazione e Beni Culturali. Anche per questo, il conto degli iscritti all'Università degli Studi resta elevato: nello scorso anno accademico gli studenti sono stati oltre 70 mila.
LE STORIE
Ingegneria: "Ho scelto il Poli perché all'estero conta"
Filippo Corradino il test per entrare a Ingegneria Aerospaziale l'ha già affrontato a febbraio. Grazie a un accordo tra la sua scuola superiore, lo scientifico Cattaneo, e il Politecnico, lui e altri centinaia di studenti hanno potuto seguire corsi di preparazione agli esami di ingresso già molti mesi fa, con tanto di prova finale.
Da buon cento e lode alle superiori, anche nel test di ammissione all'università non ha sbagliato praticamente nulla. «Ho totalizzato 95/100esimi, ho fatto un errore in una risposta, un'altra l'ho lasciata in bianco». Si augura che le sue aspirazioni professionali lo portino a «collaborare con la Nasa. Per ora ho scelto il Poli, scuola seria e riconosciuta in Europa».
Economia: "Ormai si parla solo di spread e crisi"
«Mi piacerebbe viaggiare e lavorare molto all'estero, nel campo della moda o dell'arte. Per questo, ho scelto di frequentare Economia. Inizierò a Torino, poi chissà, non escludo la Bocconi. In un momento di crisi, mi sembra questa la facoltà più affidabile». La 18enne Francesca Benini è stata una delle migliori allieve durante la scorsa maturità al classico Alfieri. Per scegliere l'università, confessa di essersi ispirata anche all'attualità raccontata dai giornali: «I media dedicano molto spazio agli argomenti economici». Per il test del 3 settembre non nutre particolari preoccupazioni: «Peccato per il numero chiuso, ma credo valutino per lo più la nostra capacità di ragionare».
Architettura: "Ma provo la sfida della Normale"
Appassionato dello studio matto e disperatissimo, Leon Battista Borsano, 19 anni, 100 e lode al classico Cavour, si divide tra una domanda di ammissione alla Normale di Pisa, classe di Lettere, (per cui dovrà affrontare una complicata selezione a fine agosto) e i test al Politecnico e Architettura. La prima è una sfida ambiziosissima, che dà spazio ai migliori 27 ragazzi su 400 candidati. Il secondo è un percorso meno in salita, almeno a prima vista: «Ho scelto il Poli perché è un'università quotata e seria. Credo che verrò ammesso, ci sono molti posti a disposizione». In questi giorni, sta ripassando «tutte le materie, senza perderci la testa. Non mi sento carente in nessuna disciplina».
Medicina: "Un'estate sui libri per realizzare un sogno"
È stata un'estate di studi forsennati per Camilla Marconetto, diplomata con 100 e lode alla maturità classica. Il 4 settembre tenterà il test di Medicina. «Sto ripassando come una matta i programmi delle superiori», spiega. La preparazione sugli Alpha Test è «decisamente pesante, soprattutto per la parte di cultura generale che è nozionistica, ma io non ho buona memoria. Mi concentro anche su chimica e anatomia». Il suo sogno nel cassetto è diventare psichiatra. Nel mare degli iscritti e con pochissimi posti disponibili, le prove sono un terno all'otto. Una seconda scelta, se non dovesse entrare? «Sono scaramantica, o la va o la spacca. In caso contrario, mi butterò su Giurisprudenza».