Quattro milioni di euro per il completamento di 47 asili nido nel Lazio. Questa l'entità del finanziamento regionale deliberato dalla Giunta Polverini.
"Si tratta - spiega la presidente Renata Polverini - di risorse che abbiamo recuperato da un attento lavoro di monitoraggio sugli investimenti degli ultimi anni. Un lavoro quanto mai necessario oggi, che ci permette di riattivare in favore dei Comuni virtuosi risorse che altrimenti sarebbero rimaste inutilizzate. Ottimizziamo la spesa, quindi, e al contempo potenziamo nel breve termine l'offerta di asili nido per il bene di tante famiglie della nostra regione che hanno difficoltà a conciliare la loro vita domestica con quella lavorativa".
Nel dettaglio, il provvedimento ridistribuisce i finanziamenti regionali erogati dal 2006 al 2010 per la realizzazione di asili nido ma che non sono stati mai attivati dai Comuni per questa finalità. "Abbiamo effettuato una verifica sui 78 asili nido finanziati dal 2006 al 2010 - aggiunge l'assessore regionale alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte - ed è emerso che solo dieci sono stati completati, mentre non sono mai partiti i lavori per ben 21 progetti. Da qui la decisione di revocare i contributi. In questo modo abbiamo recuperato quattro milioni di euro da ridistribuire tra i Comuni che hanno dato il via ai lavori ma per cause esterne non sono riusciti a terminarli.
È un atto di responsabilità, ma anche un metodo di lavoro basato su verifiche e controlli, con cui intendiamo premiare gli enti e i soggetti virtuosi, evitare gli sprechi e, soprattutto, assicurarci che ai nostri investimenti corrisponda l'attivazione di servizi di qualità per il bene delle persone e delle famiglie". Dalla verifica condotta dall'assessorato è anche emerso che in 47 casi, sebbene i lavori fossero cominciati, i finanziamenti precedenti si sono rivelati insufficienti a causa di una serie di modifiche legislative, come quelle antisismiche, antincendio e sulla sicurezza, che hanno fatto lievitare in corso d'opera i costi.
La ridistribuzione delle risorse avverrà secondo criteri diversi a seconda se si tratta di un nido realizzato con la costruzione di un nuovo edificio oppure attraverso la ristrutturazione di un edificio già esistente. Nel primo caso verrà assegnato un contributo di 20 mila euro per ogni posto bambino fino a un massimo di 600 mila euro; nel secondo caso un contributo di 10 mila euro fino a un massimo di 300 mila euro. Inoltre, la delibera stabilisce i termini per la realizzazione delle opere: il 30 giugno 2013 per la fine dei lavori e il 30 settembre 2013 per l'autorizzazione al funzionamento.
Il mancato rispetto dei termini comporterà la revoca del contributo. "In questo modo - conclude Forte - diamo tempi certi alle famiglie che attendono queste opere da troppo tempo".