Brusca frenata, a giugno, dei prestiti alle imprese da parte delle banche italiane con un calo anche per le famiglie. È quanto comunica la Banca d'Italia secondo cui i prestiti al settore privato sono calati ma si sono mantenuti positivi (+0,2% contro il +0,7% di maggio).

Meno prestiti alle imprese
I finanziamenti alle famiglie hanno visto una crescita dello 0,8% (+1,3% a maggio) mentre la battuta d'arresto è stata più pesante per le società non finanziarie, dove i prestiti sono scesi dell'1,5% contro il -0,4% di maggio.

In particolare, spiega Bankitalia, a giugno il tasso di crescita annuale dei depositi del settore privato é stato pari al 2,9% (in crescita rispetto all'1,9% registrato a maggio), quello della raccolta obbligazionaria é stato pari al 12,5% (11,4% a maggio).

Sofferenze in aumento
Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze é cresciuto al 15,8 dal 15,3% di maggio. Per quanto riguarda i tassi d'interesse, a giugno quelli sui nuovi finanziamenti alle società non finanziarie di importo superiore a 1 milione di euro sono scesi al 2,97% (3,13% a maggio); quelli sui prestiti di importo inferiore a tale soglia sono diminuiti al 4,61% dal 4,68 del mese precedente.

Giù i tassi di interesse
I tassi d'interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie sono scesi rispetto al mese precedente. In particolare i tassi sui nuovi prestiti per l'acquisto di abitazioni si sono attestati al 4,18% (dal 4,33 di maggio) mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono scesi al 9,81% (dal 9,98% a maggio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono rimasti stabili all'1,23%.

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