L'agenzia ungherese Café creative realizza un video delizioso per mostrare ai propri clienti che le scadenze troppo strette sono controproducenti per la creatività.
È proprio vero. Teresa Amabile nel 2002 indaga il rapporto tra tempi stretti e creatività nelle aziende. E scopre che le scadenze incalzanti spingono i dipendenti a fare più lavoro e a farlo meglio nel caso di attività meccaniche, ma ostacolano il pensiero esplorativo, necessario per ottenere risultati creativi. Inoltre, le persone sotto pressione credono di essere più creative, ma in realtà non lo sono. Sul sito della Harvard Business School trovate una sintesi della ricerca e potete scaricare gratis l'intero paper.
Il project triangle mostra con assoluta chiarezza che un lavoro fatto velocemente può essere o economico o di qualità. Ma non le due cose insieme. Colin Harman applica lo stesso schema al graphic design: l'incrocio tra velocità, risparmio e qualità è una impossibile utopia.
Ma se qualsiasi scadenza vi sembra sempre troppo vicina, scrive Scientific American, la colpa è di un bias cognitivo. Cioè di una percezione distorta. Quando siete coinvolti in un progetto con una deadline la consapevolezza del passare del tempo cresce, e la data di consegna sembra molto più vicina di quanto non sia. E tanto più il lavoro è complesso, tanto più il bias si rafforza.
Voi che ne dite? Tirate fuori idee migliori quando siete sotto pressione? E, soprattutto, senza scadenze riuscireste davvero a combinare qualcosa?